Ognuno di questi rimpatri ci costa circa 1600 euro. Ora vari Paesi europei stanno aumentando la paghetta. Nel mese di febbraio, la Germania ha più che raddoppiato il denaro per i rimpatriati, passando da 500 euro a 1.200. Con i benefici e gli incentivi di altro genere concessi a chi lascia il Paese, si arriva a circa 5000 euro di fatto. La Francia ha temporaneamente aumentato il suo incentivo da 650 euro a 2.500. L’Austria ha aumentato i suoi pagamenti in contanti per i rimpatriati afghani, nigeriani e marocchini passando da 370 a 500 euro nel 2016. “I rimpatri volontari sono una parte molto importante della nostra politica di ritorno”, ha detto un funzionario della Commissione. “Più migranti lasciano volontariamente, tanto meno devono essere rinchiusi e deportati”. Il che ha una sua logica, anche se forse si poteva evitare di trovarsi in questa situazione affrontando il problema per tempo, quando solo i “populisti” lanciavano l’allarme immigrazione e tutti gli altri vantavano le opportunità dell’accoglienza. E ora eccoci qui, a pagare gli immigrati per non essere costretti a rinchiuderli. Ma non era una risorsa?
Adriano Scianca