Roma, 14 nov – Un procione scambiato per i prigionieri russi. L’incredibile richiesta viene dall’Ucraina, o meglio da un’associazione, successivamente alla ritirata dell’esercito di Mosca da Kherson.
“Un procione per dieci russi”. La richiesta degli animalisti ucraini
In guerra accade di tutto, anche di voler liberare un procione e di proporre in cambio la liberazione di dieci prigionieri russi. Come riporta Tgcom24, la bizzarra storia è diventata addirittura protagonista – seppur temporanea – del conflitto. Sui social network i meme hanno spopolato. Si parla del “rapimento del procione dallo zoo di Kherson”. Perché in effetti di questo si tratta, un “rapimento”, come mostra il video che ha spopolato su Twitter.
Even Raccoon‘s are fighting with all their energy for freedom during the occupation. While retreating, Russian soldiers kidnapped animals from the Taigan Lion Park in #Kherson. #Ukraine pic.twitter.com/SwoNy6c5Dx
— Mriya Report (@MriyaReport) November 13, 2022
UAnimals: “Ridatecelo, è un simbolo della resistenza”
UAnimals, associazione animalista ucraina, ha denunciato il furto pubblicamente. E così la diffusione del video sui social ha scatenato una gigantesca polemica e protesta, al punto da far diventare il malcapitato procione un “simbolo della resistenza”, come lo ha definito
Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare della regione di Odessa, sul suo canale Instagram. Da lì l’incredibile proposta: il procione per dieci prigionieri russi. Oleksandr Todorchuk, direttore di UAnimals, sostiene che i russi abbiano rubato anche altri animali: “Vale la pena specificare che il procione dallo zoo di Kherson è stato rubato non è il solo. In Crimea i russi hanno preso gran parte degli animali dello zoo: lama, lupo, asini e scoiattoli”.
Alberto Celletti
1 commento
Mi sa che gli animalisti hanno capito niente (cosa peraltro normale), ormai se lo saranno già mangiato arrosto, hanno fame i mugicchi, saccheggiano tutto e svuotano i frigoriferi alle famiglie.