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“Razzista, stupratore”: imbrattata la statua di Montanelli. Ecco gli emuli nostrani del Black lives matter

by Adolfo Spezzaferro
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montanelli

Milano, 14 giu – Effetto Black lives matter sulle statue italiane. Alla fine quella dedicata a Indro Montanelli, collocata nell’omonimo giardino di via Palestro a Milano, è stata imbrattata con della vernice rossa, mentre sulla base dei teppisti hanno posto la scritta “Razzista, stupratore”. Sulla statua dedicata al giornalista (ed eretta nel luogo dove fu gambizzato dalle Brigate rosse nel 1977) sono stati versati almeno quattro barattoli di vernice rossa, lasciati sul posto. L’atto vandalico non è stato ancora rivendicato. Ma c’è da dire che in questi giorni i Sentinelli ne avevano chiesto la rimozione con una lettera indirizzata al sindaco di Milano Giuseppe Sala, sulla falsa riga appunto delle manifestazioni antirazziste scoppiate in tutto il mondo dopo la morte di George Floyd. Sull’episodio indaga la Digos per raccogliere elementi che possano ricondurre all’identità dei vandali. La statua era stata già imbrattata l’8 marzo 2019 dalle femministe di Non una di meno.

Fontana: “Odio sempre più dominante”

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha condannato il gesto: “Proprio non ci siamo. L’odio, la cattiveria e l’astio sono sempre più dominanti sul confronto civile e democratico. C’è da preoccuparsi seriamente”.

Meloni: “Ecco i nuovi talebani, ecco la civiltà del politicamente corretto”

“La statua dedicata a Indro Montanelli imbrattata da analfabeti radical chic con la scusa della lotta al razzismo. Signore e signori, ecco a voi i nuovi talebani. Ecco a voi la civiltà del politicamente corretto”, chiosa su Facebook Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.

La vicenda della sposa bambina e l’ottusità degli antirazzisti

Tutto nasce dal contratto che, durante la guerra in Etiopia, il giornalista – allora ufficiale del Regio esercito e comandante di una compagnia di ascari – stipulò per sposare una bambina di 12 anni. Un episodio, contemplato dalle usanze del luogo e permesso dal codice civile dell’epoca, che lui stesso raccontò in ogni dettaglio sul Corriere della sera nel 2000. Montanelli ne aveva parlato per la prima volta nel 1969 in televisione, ne programma L’ora della verità di Gianni Bisiach, rispondendo alle domande della giornalista femminista Elvira Banotti. E poi anche nel 1982, intervistato da Enzo Biagi. “Vista l’usanza degli ascari di combattere con la moglie al seguito, decisi anch’io di sposarmi. I miei uomini mi procurarono una giovane e bellissima eritrea […]. In questo modo, ogni due settimane mi ritrovavo, al pari dei miei uomini, con i panni puliti”. Queste le parole di Montanelli in merito alla vicenda. Da qui a considerarlo “razzista” e “stupratore” ce ne passa. Ma forse gli emuli italiani di quelli che distruggono le statue in giro per il mondo in nome dei diritti degli afroamericani (diritti che peraltro nessuno contesta o vìola) hanno la loro stessa cultura e sensibilità.

 

Adolfo Spezzaferro

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13 comments

Emilio Stefano 14 Giugno 2020 - 11:52

Egregio signor Spezzaferro, premesso che io e lei siamo della stessa ideologia politica,le devo dire che anche se questi ritardati sinistroidi sbagliano a imbrattare di vernice una statua, e certamente dovrebbero essere puniti,lei non dovrebbe difendere un adulto che sposa una dodicenne!Altrimenti dove sono finiti I nostri valori”Dio,patria e famiglia?
Attenzione a non elevare la nostra ideoligia politica al disopra della legge del Signore!

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Louis Vermont 14 Giugno 2020 - 1:27

«Non posso e non voglio negare che le dichiarazioni fatte dai suddetti ragazzi rispondono in parte almeno esteriormente a verità. Del resto certi particolari mi sfuggono perché essendo sera di sagra e trovandomi in compagnia di amici avevo un po’ ecceduto nel bere: è appunto da imputarmi all’euforia del vino e della festa l’aver voluta tentare questa esperienza erotica di carattere e di origine letteraria accentuata dalla recente lettura di un romanzo di argomento omosessuale di Gide. Del resto sulle ragioni letterarie e psicologiche che mi hanno spinto a questo e almeno in parte lo giustificano potrò più esaurientemente spiegarmi con coloro che eventualmente mi dovranno giudicare. Non ho altro da dire.»
Pier Paolo Pasolini, testimonianza ai carabinieri dopo un’orgia con 5 ragazzi minorenni.
Con tanto di accarezzamento del membro.
“Oggi cercano il capro espiatorio nel cosiddetto pedofilo, come ieri negli zingari, negli omosessuali, negli ebrei, nei palestinesi, nelle donne. Io mi ribello a tutto questo.Io voglio dire che è arrivato il momento di capire che anche i bambini hanno la loro brava sessualità e che gli adulti non devono più reprimerla”
Aldo Busi, scrittore omosessuale amato dai sinistrosi
“Accadde più volte che bimbe e bimbi mi aprissero la patta dei pantaloni cominciando a carezzarmi…io reagivo ogni volta differentemente secondo le circostanze ma il loro desiderio mi metteva di fronte a un problema. Chiedevo loro perché non si carezzavano l’ un l’altro, perché sceglievano me e non gli altri bimbi. Ma quando continuavano e insistevano io cominciai a carezzare loro.”
Daniel Cohn-Bendit, leader del’68 francese (Ritratterà, dicendo che erano racconti di fantasia, sì,sì, proprio…)
«Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. La società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza; ma il periodo di latenza non è che l’introduzione mortifera all’ergastolo di una «vita» latente. La pederastia, invece, «è una freccia di libidine scagliata verso il feto»
Mario Mieli, leader Lgbt a cui l’Arcigay ha dedicato il principale circolo, e a cui la Rai ha finanziato un film in sua memoria.
Vogliono abbattere la statua di Montanelli perchè compro una dodicenne etiope? Benissimo, i liberal antifa prima comincino a fare pulizia in casa, con i personaggi qui sopra citati, da loro tanto amati, li cancellino dalla vita pubblica e brucino le loro opere, visto che anche loro con i minorenni sono stati parecchio ambigui… (Eufemismo!)
Perchè a furia di scavare nella fogna, magari ti fa accorgere che anche tu non sei tanto pulito…

P.S.: Non difendo Montanelli, mi limito a denunciare la merdosa ipocrisia di costro.

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jason17 14 Giugno 2020 - 2:44

Egregio Emilio Stefano, mi permetto di risponderle, sperando che non ne abbia a male. Come descritto nell’articolo, all’epoca e nella suddetta area geografica, era consentito. Io, come lei, non concordo, non ho mai avuto fantasie sessuali riguardanti delle infanti, però, avendo vissuto in quei luoghi, le assicuro che ci sono delle fanciulle nel corno d’Africa che sviluppano alquanto precocemente e dimostrano età maggiore rispetto a quella anagrafica. Detto questo, le faccio notare che il vostro ” Dio “, quello Cristiano è lo stesso dei mussulmani che invece ritengono pratica abituale, ancora adesso, far maritare le donzelle minorenni con maschi attempati. Io sono Buddhista, ecco perché ho affermato il ” vostro Dio “. Mi piacerebbe, essendo di cultura politica destrorsa, come lei, che si riuscissero a superare certi dogmi primitivi, d’accordo con Patria e Famiglia, ma si ricordi che i nazionalsocialisti, a cui personalmente faccio riferimento, tentarono di scardinare certe credenze ancestrali, allo scopo di costruire una società intellettivamente adeguata. Purtroppo, senza successo, e adesso stiamo pagando il frutto, con la società multiculturale, di quel fallimento. Cordiali saluti dalla terra della Buon Anima:

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Anton 14 Giugno 2020 - 7:55

jason17, consentitemi di intervenire:
in tempi molto antichi era effettivamente possibile combinare matrimoni tra giovanissimi (che, comunque, NON erano obbligati a sposarsi subito) perché esistevano quelli che, oggi, vengono comunemente chiamati Jerofanti (N.B.: poco o nulla a che fare con i sacerdoti ateniesi), che erano in grado, tra le altre cose, di distinguere e selezionare i tipi più adatti al formarsi delle coppie ideali e queste selezioni erano propiziate dagli stessi genitori dei ragazzi. Ciò che, invece, avviene attualmente, soprattutto in alcuni Paesi africani e in Oriente, rappresenta solo un residuo completamente degenerato di quella antichissima (e sanissima) usanza oggi, per ovvi motivi, non più praticabile. Ma una bambina dodicenne, pure… “bona”, sempre bambina rimane. Montanelli, anche dal mio punto di vista, è indifendibile.

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jenablindata 14 Giugno 2020 - 6:24

ipocriti imbecilli…
e pure ignoranti.

e in queste mani siamo,per il futuro del paese?
andiamo bene….

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Oblivion 18 Giugno 2020 - 1:34

Strano che questi coproliti di sinistra non nomino mai gente come Woody Allen che ha trombato la propria figlia adottiva, oppure gli islamici con le loro mogli bambine… Ecc ecc praticamente tutte queste manifestazioni sono frutto esclusivo di idiote strumentalizzazioni e basta.

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