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Senegalese sequestra bus pieno di studenti: le immagini dell’inseguimento (Video)

by Ilaria Paoletti
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Milano, 20 mar – Le immagini dello speronamento del bus guidato da Ousseynou Sy, senegalese di 47 anni, sono state riprese dal cellulare di uno degli appartenenti alle forze dell’ordine immediatamente sopraggiunti sul posto e condivise attraverso Puntato, l’app degli operatori di Polizia.

I ragazzi erano terrorizzati

“Ero presente personalmente sulla Sp415, a pochi metri dall’incendio al bus appiccato da Ousseynou Sy, il 47enne che ha sequestrato il mezzo con a bordo una cinquantina di studenti e poi gli ha dato fuoco, minacciando di uccidersi” dice Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. “Ho visto i ragazzini abbracciarsi tra di loro e piangere, ho visto le fiamme alte e il fumo denso. Era uno scenario apocalittico e l’unico sollievo è che gli studenti siano tutti sani e salvi. Certo, adesso dovranno fare i conti con lo choc e i contraccolpi psicologici“. Poi la legittima domanda: “Resta una domanda scomoda, ma che dobbiamo farci: perché un uomo con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale era alla guida di un bus? Mette i brividi solo a pensarci”.

Non si esclude movente del terrorismo

Francesco Greco, procuratore di Milano e il pubblico ministero Luca Poniz contestano al senegalese i reati di strage e sequestro di persona, inoltre Greco ha affermato che non è esclusa, al momento, l’ipotesi terrorismo. Ousseynou Syè stato medicato e ora è nella caserma dei carabinieri di San Donato.

Ilaria Paoletti

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Senegalese sequestra bus pieno di studenti: le immagini dell’inseguimento (Video) - AllNews24 20 Marzo 2019 - 5:54

[…] Senegalese sequestra bus pieno di studenti: le immagini dell’inseguimento (Video) proviene da Il Primato […]

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jason17 20 Marzo 2019 - 6:48

Mi auguro, che questo tipo di accadimenti, possa servire a risvegliare le coscienze dei nostri concittadini anestetizzati dal monopolio informativo della sinistra. Nel giorno in cui, un ministro della repubblica, deve difendersi dalle accuse faziose della magistratura, (egemonizzata dall’ideologia incline al pensiero unico), questo episodio è la miglior risposta per tutti coloro che credono che si possa convivere con corpi estranei, che differiscono: etnicamente, spiritualmente, e linguisticamente da noi caucasici. Ricordo che, sempre oggi, un giudice ha comminato una pena ridicola, ad un altro africano, che uccise senza apparente motivazione, un nostro connazionale, giustificando la sentenza con la scusa della semi infermità mentale; sono curioso di vedere come andrà a finire con quest’altro individuo.

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