Roma, 3 mar – Nella giornata di ieri lo stato americano del Tennessee ha approvato una nuova legge per limitare gli spettacoli di Drag Queen, vietandoli negli spazi pubblici frequentati da minori.
La nuova legge del Tennessee
Il testo della legge non parla espressamente di Drag Queen o Drag King – altra versione in cui non è un uomo ad interpretare una donna, ma il contrario – ma più generalmente di “cabaret per adulti” in cui siano presenti “ballerini in topless, cubisti, spogliarellisti o imitatori di uomini o donne”, vietando che spettacoli di questo genere possano essere messi in scena in spazi pubblici alla presenza di minori di diciotto anni. Nonostante questo i proponenti della legge hanno sottolineato come il senso del provvedimento sia quello di arginare gli “spettacoli di Drag Queen sessualmente allusivi”.
Il dibattito sugli spettacoli di Drag Queen
La legge del Tennessee si inserisce in un dibattito più ampio. Se infatti questa è la prima misura su questo tema ad essere stata approvata, sono ben 20 i progetti di legge che sono stati presentati da inizio anno negli Stati Uniti che vanno a legiferare sugli spettacoli di Drag Queen. Alcune di queste proposte intendono registrare i locali dove avvengono tali spettacoli come “attività per adulti”, altri – come il caso del Tennessee – cercano di impedire che avvengano in luoghi pubblici tipicamente frequentati da minori, ad esempio parchi e biblioteche. Nel mirino non sono, dunque, gli spettacoli di Drag Queen in sé stessi, ma la possibile esposizione di bambini ad essi, soprattutto dal momento che questo genere di spettacoli sono stati spesso utilizzati come strumento rivolto ai più piccoli di indottrinamento e propaganda per l’ideologia gender.
Il commento del senatore Johnson
Questo è anche il parere del senatore Repubblicano del Tennesse, Jack Johnson, tra i primi a presentare una proposta di legge in questo senso, che ha dichiarato sulla questione: “non sta cercando di vietare i Drag Show e non sta cercando di togliere a nessuno il diritto alla libertà d’espressione. Ma uno dovrebbe essere in grado di portare i figli in un parco pubblico o in una biblioteca e non essere sorpreso da spettacoli sessualmente espliciti”.
Michele Iozzino
1 commento
Quello di profilo è l’amante di Belzebù