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Svolta nella strage di Caselle. L’assassino ha confessato

by Cesare Garandana
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giorgio-palmieri-killer-triplice-omicidio-caselle-confessaTorino, 10 gen. – Sembra essere finalmente giunta al termine la terribile vicenda che ha sconvolto il Caselle, un paese della provincia di Torino. Le indagini  condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Torino con la collaborazione dei carabinieri del Ros e del Ris di Parma, hanno portato all’arresto di Giorgio Palmieri, un pregiudicato di 56 anni convivente dell’ex domestica di casa Allione, con l’accusa di triplice omicidio.

La donna, la cui posizione ora è al vaglio degli inquirenti, fu allontanata alcuni mesi fa, dopo circa 5 anni di attività in seguito alla scomparsa di una collana.

Secondo quanto riferito da Sandro Ausiello, procuratore della Repubblica di Torino, Palmieri avrebbe agito a scopo di rapina trafugando però la misera cifra di 100 euro. L’uomo ha affermato di non aver premeditato il gesto anche se, secondo le ricostruzioni, si sarebbe procurato in precedenza il tagliacarte utilizzato nel delitto che non è stato ancora ritrovato.

“Fondamentale”, secondo il Tenente Colonnello Domenico Mascoli, comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Torino, il contributo fornito alle indagini da Maurizio Allione, il figlio della coppia. Come purtroppo capita sovente però alcuni media hanno dato l’impressione di ricercare proprio nel figlio una presunta colpevolezza in seguito a dissapori che però si è rivelata del tutto infondata. Dorotea De Pippo, questo il nome dell’ex domestica, avrebbe riferito in una intervista del quotidiano torinese La Stampa che “Maurizio è un ragazzo assolutamente normale. In questi giorni ho letto sui giornali e ho sentito in televisione tante cose che non sono vere. Che Maurizio non andava d’accordo con i genitori. Non è così. Io ho sempre visto gli Allione come una famiglia assolutamente normale e con il figlio i genitori potevano avere le discussioni che rientrano nella vita quotidiana. Niente di drammatico”.

Il ragazzo, in lacrime davanti agli interlocutori, si è detto contento per l’arresto ringraziando i carabinieri per il lavoro svolto. Secondo quanto riferito dagli investigatori, il ragazzo non ha mai lanciato accuse limitandosi semplicemente a riferire i fatti ed i precedenti rapporti con la domestica consentendo cosi di individuare il responsabile. Sono in molti a dover trarre insegnamento dalla lucidità di questo ragazzo, che ora può finalmente concentrarsi sul proprio lutto, prima di lanciarsi in facili sensazionalismi.

Cesare Dragandana

 

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