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“Truppe italiane non andranno mai in Ucraina”: Crosetto contro il vertice di Francia, Germania e Polonia sul conflitto

by Michele Iozzino
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Crosetto

Roma, 16 mar – Il ministro della Difesa Guido Crosetto critica il vertice andato in scena ieri a Weimar tra Francia, Germania e Polonia: “Segnale sbagliato”. Poi assicura: “Truppe italiane non andranno mai in Ucraina”.

L’intervista a Repubblica

Dopo Tajani anche Crosetto sembra voler buttare acqua sul fuoco. Intervistato per Repubblica, il ministro della Difesa ha smorzato i toni per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. Proprio ieri Macron, Sholz e Tusk si sono incontrati per decidere l’invio di armi a lungo raggio. Ma per Crosetto il summit sarebbe un “segnale sbagliato” e un “errore di metodo” che paradossalmente andrebbe ad avvantaggiare Putin, in quanto rappresenta un’immagine di poca compattezza da parte dell’Unione europea: “Ritengo che la contrapposizione con un monolite come quello russo, in cui c’è un uomo solo al comando, presupporrebbe da questa parte una strategia chiara, non contraddittoria, e magari costruita tutti insieme come coalizione”. Pertanto, si dovrebbe “evitare dichiarazioni a effetto – come quella di mandare la Nato in Ucraina cercando di fare più bella figura. O evitare di dividersi in incontri a due o tre quando in Europa siamo in 27”. E soprattutto bisognerebbe “evitare dichiarazioni come quella fatta da Macron due giorni fa o quella del ministro degli Esteri polacco”. Il prima aveva aperto alla possibilità di inviare truppe in Ucraina, mentre il secondo aveva detto che militari Nato sono già presenti.

Il disfattismo di Crosetto sull’Italia: “Quelli che sarebbero pronti a combattere sono pochissimi”

Crosetto ha anche parlato del polso del nostro Paese, restituendoci un’immagine a tratti disfattista: “Siamo tutti preoccupati e molti sono spaventati”. Per poi spiegare: “Siamo solo 60 milioni e di questi 60 milioni quelli che sarebbero pronti a combattere sono pochissimi, diciamocelo. Proprio per questo il nostro interesse è quello di ristabilire un ordine mondiale in cui il diritto internazionale viene rispettato e nessuno debba temere di essere attaccato e invaso brutalmente”. Chiudendo con il rifiuto di un possibile coinvolgimento diretto di militari italiani: “In ogni caso posso assicurare che truppe italiane non andranno mai in Ucraina”.

Michele Iozzino

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