Home » Violenze sessuali: gli immigrati ne commettono di più. Ecco i dati reali

Violenze sessuali: gli immigrati ne commettono di più. Ecco i dati reali

by La Redazione
2 comments

Roma, 31 ago – Nessuno provi a dire che l’immigrazione incontrollata è fucina anche di violenze. Nessuno si azzardi a sostenere l’ipotesi che i flussi migratori sono un pericolo per la sicurezza della nostre città. Nessuno tenti di puntare il dito sui crimini commessi dalle risorse che ci pagano le pensioni, fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare, arricchiscono il nostro misero bagaglio culturale e baggianate varie che ci sentiamo ripetere ogni piè sospinto. Il rischio poi è di essere smentiti dai dati che, come il ministero dell’Interno cerca di sottolineare, dimostrerebbero come in realtà a commettere atti di violenza, nella fattispecie sessuale, sono più gli italiani degli stranieri. E invece no, paradossalmente, nonostante il tentativo ministeriale di tracciare un quadro diverso per far sembrare i poveri immigrati meno cattivi dei cattivissimi italiani, i dati resi pubblici attestano proprio il contrario.

Le statistiche, pur incomplete, ci dicono che 4 atti di violenza sessuale su 10 sono commessi da immigrati. Quindi il 60% degli stupri viene perpetrato da cittadini italiani? Si, peccato che gli stranieri in Italia siano meno dell’8% della popolazione complessiva e riescono comunque ad essere colpevoli del 40% delle violenze sessuali. Un attimo però, i dati si riferiscono al periodo che va dal 2010 al 2014. Sarà pur cambiato qualcosa e ovviamente i cattivissimi italiani avranno ribaltato le percentuali? Nei primi sette mesi del 2017, sempre secondo i dati ufficiali forniti dal ministero dell’Interno, i nostri connazionali arrestati o denunciati per atti di violenza sessuale sono 1534 a fronte di 904 immigrati accusati o condannati per analoghi reati. Siamo alle solite quindi, in percentuale gli stupri commessi da cittadini non italiani sono molti di più.

Non sono mancati casi (di violenze sessuali, ndr) “sia da parte di italiani che di stranieri”, ha detto all’Adnkronos la presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, “per questo più che fare una differenza di cittadinanza direi che il problema è che sta passando un messaggio tremendo di impunità, perché gli stupri in Italia sono all’ordine del giorno”. Senz’altro, nessuno giudica più o meno grave una violenza sessuale commessa da un italiano piuttosto che da uno straniero, resta comunque un reato vergognoso. Il problema è chiaramente che i dati ci dicono pure qualcos’altro, statistiche che non si possono ignorare per mero buonismo da quattro soldi. Ci dicono che pure essendo l’8% della popolazione gli immigrati commettono 4 stupri su 10, quasi la metà del totale. Far finta di ignorare questo aspetto è pericoloso, perché significa non affrontare un problema reale.

Dopo il caso, divenuto internazionale, della coppia di polacchi e della transessuale violentati in spiaggia a Rimini la scorsa settimana, nella notte di ieri c’è stato un nuovo drammatico episodio. Ad essere presa di mira questa volta una coppia di 40enni di Parma appena uscita da un locale. I carabinieri di Rimini hanno arrestato un marocchino di 34 anni per estorsione e stupro ai danni dei due italiani. Chiaramente però secondo qualcuno non si dovrebbe neppure rivelare la cittadinanza di colui che ha commesso il crimine. Altrimenti il rischio è che gli italiani si facciano un’idea sbagliata sull’immigrazione, che deve essere per forza di cose considerata come una panacea. Purtroppo però, che piaccia o no ai pretoriani dell’accoglienza, anche per quanto riguarda le violenze sessuali l’immigrazione dimostra di essere, dati schiaccianti alla mano, un vero e proprio dramma.

Eugenio Palazzini

You may also like

2 comments

ANTERO 1 Settembre 2017 - 10:03

e che si facciano le pugnette ‘sti schifosi e non oltraggino le nostre donne

Reply
Andrea 1 Settembre 2017 - 2:27

A maggior ragione, visto che ci sono ancora degli animali in italia, perchè importarne altri dall’estero?

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati