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Amazon, arriva il lettore di impronte digitali per fare acquisti

by Ilaria Paoletti
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Amazon One, lettore per la mano

Los Angeles, 29 set – Nuova (distopica) innovazione da Amazon. Il gigante dell’e-commerce di Jeff Bezos, per velocizzare gli acquisti, presto ci consentirà di pagare con il palmo della mano. Martedì la società ha introdotto Amazon One, supporto che collegherà l’immagine del palmo della mano direttamente a una carta di credito memorizzata.

La mano come il portafogli

In questo modo, dopo aver posizionato la mano sopra un sensore, sarà possibile entrare e acquistare articoli nei negozi Amazon Go senza neanche tirare fuori il portafogli. Fino ad ora, almeno negli Usa, i visitatori utilizzavano un codice Qpr sul proprio smartphone per aprire i varchi elettronici che permettono di accedere ai punti vendita. La funzione è in sperimentazione, e sarà disponibile in due negozi Amazon Go a Seattle. La società prevede, nei prossimi mesi, di dotare di questa innovazione altri negozi Amazon Go, compresi quelli di Seattle, San Francisco, New York e Chicago. L’intento della società di Bezos, secondo la Cnn, è di rendere questa particolare modalità di pagamento e di riconoscimento in altri luoghi dove è necessario pagare un ingresso o certificarlo, come ad esempio gli uffici – dove potrebbe sostituire il badge, musei o eventi sportivi.

Amazon One e Covid, ottimo “tempismo” 

Dilip Kumar, vicepresidente di Amazon per la vendita al dettaglio fisica e la tecnologia, ha dichiarato a Cnn Business che Amazon One era in lavorazione da molto prima della pandemia da coronavirus. Un tempismo che tuttavia si può rivelare fatidico per Amazon: i clienti potrebbero trovare molto conveniente questa tecnologia di ingresso e pagamento contactless. E anche le aziende, che cercano sempre più soluzioni tecnologiche per evitare il contagio, la potrebbero trovare decisamente allettante.

Impronte digitali e riconoscimento facciale

Ma se come prima reazione avete avuto quella di essere inquietati da questa novità, siete ancora sani: l‘idea di consegnare i dati biometrici a una delle più grandi società di commercio al dettaglio del mondo può destare scetticismo. Già in passato, d’altronde, Amazon fu criticata da alcuni detrattori che sostenevano che il suo software di riconoscimento facciale cozzasse col diritto alla privacy dei clienti. I portavoce del gigante dell’e-commerce a giugno hanno dichiarato che avrebbero temporaneamente smesso di vendere il software Rekognition per il riconoscimento facciale alle forze di polizia. Per quanto riguarda invece Amazon One, Kumar sostiene che la società non memorizzerà alcuna informazione sugli scanner di ingresso nei negozi. Tutte le immagini del palmo saranno crittografate e Amazon le memorizzerà online.

“Incoraggio le persone a provarlo”

E’ stato scelto di proposito il riconoscimento del palmo, piuttosto che un altro dato biometrico, perché può essere abbinato in modo molto accurato e un cliente è obbligato a fare un gesto per autorizzare l’acquisto. “Incoraggio le persone a provarlo, per vedere se gli piace l’esperienza”, ha detto Kumar. Prima di provarlo, comunque, gli utenti dovranno inserire una carta di credito in un dispositivo e tenere un palmo sopra di essa, rivolto verso il basso, in modo che possa essere scansionato. Kumar dice che la fotocamera scatterà più immagini delle linee sottili e delle impronte digitali, catturando anche alcuni dettagli sottocutanei, come le vene, che non sono così visibili nelle fotografie tipiche.

Ilaria Paoletti

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1 commento

jenablindata 29 Settembre 2020 - 1:27

…..
non mi avranno vivo.

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