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Microsoft ammette: “Si, avevamo brevettato un’app per parlare con i morti, ma …”

by Ilaria Paoletti
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Microsoft App

Roma, 27 gen – Da qualche tempo circola una notizia secondo la quale Microsoft aveva sviluppato un’app per parlare con i morti, siano essi vip o persone normali. Adesso grazie ad alcune dichiarazioni di un dirigente della società di informatica possiamo capire meglio cosa c’è dietro il misterioso brevetto.

Il brevetto depositato da Microsoft

Secondo la Cnn, un brevetto concesso a Microsoft (MSFT) il mese scorso descrive un metodo per creare una chatbot conversazionale modellata su una persona specifica – un’entità “passata o presente … come un amico, un parente, un conoscente, una celebrità, un personaggio di fantasia , una figura storica “, secondo quanto si legge nei dettagli del brevetto depositato presso lo US Patent and Trademark Office. Tim O’Brien, direttore generale dei programmi di intelligenza artificiale di Microsoft, ha dichiarato venerdì in un tweet di “confermare che non ci sono piani per questa app”. In un tweet separato, ha anche fatto eco al sentimento che genera questa in idea in molti utenti di Internet, dicendo: “Sì, è inquietante”.

Come funzionerebbe l’app

Secondo le informazioni sul brevetto sempre diffuse dalla Cnn, lo strumento utilizzerebbe “dati sociali” come immagini, post sui social media, messaggi, dati vocali e lettere scritte dall’individuo scelto. Questi dati sarebbero stati utilizzati per addestrare la chatbot a “conversare e interagire nella personalità della persona specifica”. Potrebbe anche fare affidamento su fonti di dati esterne, nel caso in cui l’utente abbia posto una domanda al bot a cui non è stato possibile rispondere in base ai dati sociali della persona. Una cosa a metà tra il film Her di Spike Jonze e una puntata di Black Mirror.

Brevetto Microsoft del 2017: “Altri valori oggi”

Sebbene Microsoft sostenga di non avere in programma lo sviluppo di questa app inquietante, il brevetto indica che le possibilità dell’intelligenza artificiale sono andate oltre la creazione di personalità finte, e si va verso la creazione di modelli virtuali basati su persone reali. La domanda per il brevetto Microsoft è stata presentata nell’aprile 2017: O’Brien ha detto su Twitter che l’idea di depositare questo brevetto precede le “remore etiche sull’intelligenza artificiale che  abbiamo oggi”. In questi giorni, l’azienda ha un ufficio per l’IA responsabile e un comitato per l’IA, l’etica e gli effetti nell’ingegneria e nella ricerca, che aiutano a supervisionare le sue invenzioni.

Ilaria Paoletti

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3 comments

SergioM 28 Gennaio 2021 - 1:24

Bisogna capire cosa s’ intende per MORTO …..
per me bidè e la NEGRA sua vice sono “morti che camminano” perchè appartengono ad un MONDO MORENTE …… meglio GIà MORTO !

Idem Prodi , l’ uomo delle SEDUTE SPIRITICHE ……

SEMBRANO vivi ,,,, ma …..

😂😂😈

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leonardofaccovibratore 28 Gennaio 2021 - 8:36

LOL, sì però il cadavere che ho sotto l’ombelico mia moglie vorrebbe resuscitarlo, di parlarci non gliene frega nulla.

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leonardofaccoderisore 29 Gennaio 2021 - 7:44

SergioM-inchione, nazistoide di sta cippa, guarda pure tu sotto il tuo l’ombelico e lo capisci cosa è un morto. LOOOOOOOL

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