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“A Roswell detriti indistruttibili, non prodotti dagli umani”. Le rivelazioni nei diari di un ex soldato Usa

by Ilaria Paoletti
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Roswell alieni

Roswell, 11 dic – Incredibili rivelazioni emergono dai diari di un soldato di stanza a Roswell, Usa, celebre per essere stata la località dove si sarebbe schiantato un Ufo nell’estate del 1947.

Il “disco volante” di Roswell

All’epoca del misterioso incidente, un articolo in prima pagina del giornale locale riportava che i soldati dell’esercito di stanza a Roswell avevano recuperato un disco volante in un ranch del New Mexico, dopo che materiale dall’aspetto metallico, leggero ma resistente era entrato in contatto col terreno. “L’ufficio di intelligence del 509th Bombardment Group del Roswell Army Air Field ha annunciato oggi a mezzogiorno che il campo è entrato in possesso di un disco volante”, riferì il Roswell Daily Record l’8 luglio 1947.

I diari privati del soldato Marcel

E adesso alcuni diari privati di un soldato presente all’avvenimento sembrano confermare la tesi dell’impatto alieno: stando a quanto scrisse Jesse Marcel Sr., che fu uno dei primi ad arrivare sulla scena e a guidare le indagini, ciò che cadde a Roswell erano pezzi di un veicolo extraterrestre. Tuttavia, poco dopo che la scoperta dell’impatto a Roswell venne rese nota, il Dipartimento della Guerra di Washington DC rilasciò una dichiarazione in cui si affermava che i detriti erano solo i resti di un pallone meteorologico.

Il “progetto Mogul”

L’aeronautica americana ha dichiarato che il pallone meteorologico faceva parte del sistema aereo del Progetto Mogul inventato dalla Columbia University, dalla New York University e dalla Woods Hole Oceanographic Institution, progettato per cercare nell’atmosfera deboli riverberi da esplosioni di test nucleari. Marcel, il testimone di Roswell, è purtroppo passato a miglior vita il 24 giugno 1986, ma la sua storia vive attraverso i suoi nipoti Jesse Marcel III e John Marcel, che hanno detto a DailyMail che il loro nonno non ha mai vacillato né cambiato alcun dettaglio di ciò che ha visto quel giorno.

“Mio nonno è stato il capro espiatorio di Roswell”

“È stato creato per essere il capro espiatorio” di Roswell ha dichiarato il nipote Jesse, e ha affermato che a suo nonno era stato “ordinato” di negare ciò che era realmente sul luogo dell’incidente. “Era il capo dell’intelligence a Roswell, nel New Mexico, ed eseguiva sempre gli ordini“, dice ancora il nipote. “La cosa interessante è che il diario è passato dalle mani del nonno, a quelle di nostro padre e ora alle nostre”, ha detto Jesse. “Dentro c’è un mucchio di divagazioni che non si adattano perfettamente a chi era nostro nonno”. Smith ha  letto  il diario molto bene, e ha detto mostra un cambiamento nello stato mentale di Marcel Sr. “Ci sono interruzioni nel diario che non sono chiare, ma potrebbe essere un codice segreto“, ha affermato ancora.

Ilaria Paoletti

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1 commento

SergioM 11 Dicembre 2020 - 3:14

politetrafluoroetilene , ci facevano palloni sonda ??? può essere , di
sicuro NON ci viaggi nello spazio ….. manco vai a 10 m sotto il mare ….
indistruttibile ? quasi . Oggi lo chiamiamo materiale INQUINANTE ….

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