Sanremo, 6 feb – Sta girando un meme sui social in queste ore. Ci sono Diletta Leotta e Rula Jebreal sul palco di Sanremo. “La chirurgia ti rende bella, la cultura eternamente giovane”, dice. Ovviamente, è tutto un complimento per la Jebreal che si porta benissimo i suoi 46 anni ed è, invece, una critica alla Leotta “rea” di essersi rifatta e di aver deliziato il pubblico dell’Ariston con un monologo sulla bellezza che “capita”. Ma nei tempi della comunicazione odierna la giornalista italopalestinese e la bionda conduttrice di Sky sono già storia: oggi di fianco a questo meme “acidello” sui social italiani non ci sono altro che ovazioni per l’icona degli anni ottanta Sabrina Salerno. E come dare torto alla vox populi?
Una bellezza d’oro
Ieri la Sabrina nazionale ha falcato il palco dell’Ariston fasciata in un elegantissimo abito nero dallo spacco vertiginoso. I capelli tenuti sciolti sulle spalle, il sorriso sempre pronto, la battuta sul fatto che aveva il tacco incastrato nella famosa scalinata. Con grazia e compostezza la Salerno ha ricordato di quando, da bambina fino alla prima adolescenza, ha abitato proprio a Sanremo e di come il teatro dell’Ariston l’abbia sempre affascinata. Ha scherzato con Amadeus sulla sua bellezza mantenutasi straordinaria nel tempo (“tanta ginnastica”, si schernisce guardando una foto che la immortala all’età di venti anni) e poi lo ha accompagnato nella conduzione insieme a Fiorello, iniziando col presentare la “femminista” Levante. Insieme alle due giornaliste del Tg 1 Laura Chimenti ed Emma D’Aquino, la Salerno si è dimostrata una delle più eleganti del Festival; i due cambi d’abito seguenti sono infatti stati con due tailleur che sebbene evidenziassero la scollatura “esplosiva” erano divertenti e eleganti.
Sabrina difende Amadeus
Già quando Amadeus era stato criticato per l’infausta frase del “passo indietro” per cui si doveva lodare la fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello, la Salerno era scesa in campo per difendere il presentatore. La Salerno, che ha sua volta partecipato al festival di Sanremo già nel 1991 con la hit femminista Siamo donne (“oltre alle gambe c’è di più”) ha dichiarato: “Le parole di Amadeus sono state fraintese. Lo ritengo una persona gentile e rispettosa nei confronti di tutti” . “Non ho ancora avuto modo di conoscere tutte le donne di questo Festival, ma sono convinta che il direttore artistico abbia scelto, per calcare un palcoscenico così prestigioso, donne con percorsi diversi così da comporre un gruppo eterogeneo” ha continuato la Salerno.
“Me too? Io davo schiaffi e calci”
Dopo il monologo – predica della Jebreal, la Salerno sostiene di essersi commossa. La Salerno non ha fatto mai segreto di essere a modo sua sostenitrice del cosiddetto movimento #metoo ma il suo approccio alle attenzioni indesiderate è stato un po’ più sanguigno: “È accaduto a tutte, anche a chi dice di non essere mai stata oggetto di attenzioni particolari” ha dichiarato la Salerno, dicendo di aver dato “parecchi schiaffi e qualche calcio negli stinchi” a chi provò ad abusare di lei. “Se un uomo non mi piace, non mi lascio certo convincere” ha detto ancora la Salerno. La Salerno ha dimostrato di essere contro certi isterismi anche quando ha deciso di lavorare con Fausto Brizzi, il regista italiano accusato di molestie da tre attrici; Brizzi (anche grazie a Le Iene) venne letteralmente fatto a pezzi dall’opinione pubblica, anche se per la giustizia italiana è a conti fatti innocente.
Sabrina è bella perché conosce il suo posto
Insomma, Sabrina viene a darci una grande lezione dagli anni ottanta, di eleganza, di professionalità e anche di autoironia: se è infatti diventata famosa per le sue forme giunoniche abbondantemente sbandierate nei suoi video musicali – memorabile quello di Boys boys boys – altrettanto non se ne é mai vergognata. Negli ultimi anni è fuori da radar, per sua stessa ammissione, perché in Italia le propongono solo reality e a lei l’idea di avere tutto il tempo la sua intimità a favor di camera proprio non va. Non è un’intellettuale (a meno che la sua prova di attrice in Fratelli d’Italia non valga come cinema d’autore), ma chi pretende che lo sia? Sabrina è sempre stata bella – e lo è ancora – e amata perché ha sempre il sorriso sulle labbra e sa quale è il suo posto. In fondo, sia la Jebreal che la Leotta sono sul palco per lo stesso motivo – almeno la Salerno a cinquantuno anni non si prende troppo sul serio.
Ilaria Paoletti