Roma, 6 feb – “Benetton Group, con il suo Presidente Luciano Benetton, nel dissociarsi nel modo più assoluto dalle affermazioni di Oliviero Toscani a proposito del crollo del Ponte Morandi, prende atto dell’impossibilità di continuare il rapporto di collaborazione con il direttore creativo”. E’ quanto si legge in una nota dell’azienda che ha deciso così di rompere lo storico rapporto con il fotografo, divenuto celebre in modo particolare proprio grazie alle campagne pubblicitarie realizzate per Benetton. “Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”, è una frase talmente ignobile che pure i compagni di viaggio di una vita hanno ritenuto indifendibile. D’altronde la reputazione di Benetton negli ultimi tempi non è propriamente alle stelle e le uscite di Toscani con tutta evidenza non contribuiscono a migliorarla.

Le scuse tardive di Toscani

Lo spocchioso fotografo, dopo essersi arrampicato sugli specchi attaccando chi secondo lui avrebbe strumentalizzato le sue parole, in un’intervista rilasciata a Repubblica si è tardivamente scusato: “Mi scuso. Di più: ho vergogna anche di scusarmi. Sono distrutto umanamente e profondamente addolorato”. Parole che non sono servite a salvargli il rapporto con Benetton e che non placheranno di certo le sacrosante polemiche scatenatesi dopo le sue affermazioni.

Toscani, nonostante le scuse, ha provato comunque a prendersela ancora una volta con chi a suo dire avrebbe montato ad arte “questo casino”: “Il ponte non c’entra nulla con le nostre attività, noi ci confrontavamo sulle forme di comunicazione moderna. E insomma tutto il casino che è stato montato ad arte su quell’incontro con le Sardine, Benetton, il ponte… ecco quello non ci interessa”. Come rigirare la frittata inutilmente, anzi viste le conseguenze peggiorando la situazione.

Eugenio Palazzini

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