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Tutti pazzi per “Squid Game”. Un successo giĆ  assicurato

by La Redazione
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Squid Game

 

Roma, 8 ott – Diversi giornali italiani parlano di successo inaspettato per la nuova serie Netflix ā€œSquid Gameā€, ma sicuramente Hwang Dong-hyuk, che ha scritto e diretto le nove puntate che compongono la prima stagione, non sarĆ  della stessa opinione in quanto il suo lavoro, portato avanti con non poche difficoltĆ , ĆØ stato basato su determinati e precisi tasselli dell’ingegneria sociale, andando letteralmente a picchiare su dei nervi scoperti e molto ma molto sensibili della nostra societĆ  globalizzata. Ma ce n’è uno che ĆØ andato a toccare nello specifico: il denaro. Ecco perchĆ© il successo era giĆ  assicurato sin dall’inizio.

Squid Game, coreani indebitati fino all’osso

Andiamo in ordine, a differenza di come eravamo stati abituati, i protagonisti non sono degli astuti rapinatori provenienti da diverse parti del mondo pronti a fare la rapina più mirabolante del secolo ma sono dei coreani indebitati fino all’osso, per la maggior parte presi dai bassi fondi, molti dei quali hanno debiti che non riusciranno mai a pagare. Sono molto più vicini a noi di quanto crediamo, sono soggetti che possiamo trovare anche nelle nostre vite quotidiane, ecco perchĆ© giĆ  da questo veniamo toccati nel profondo del nostro inconscio.

Poche regole ma ben definite

Ed ĆØ cosƬ che questi personaggi vengono intercettati nelle loro vite e catapultati in un gioco dove gli organizzatori, che hanno i volti coperti da delle maschere che non lasciano trasparire la ben che minima espressione, gli promettono in caso di vittoria uno spropositato montepremi di miliardi di Won che gli consentirebbe di ripianare i loro debiti, dovuti da gioco d’azzardo, prestiti e fallimenti vari.Ā I giochi a cui vengono fatti partecipare hanno solamente tre semplici regole ben definite, che ricordano quasi i parametri delle classiche truffe che si trovano su internet: il giocatore non può lasciare il gioco, se un concorrente si rifiuta di giocare verrĆ  eliminato (poi si capirĆ  come), il gioco può finire se la maggioranza sarĆ  d’accordo. Molto curiosa qui ĆØ la terza regola dove viene messo in mezzo l’abbaglio della democrazia che addolcisce questo macabro gioco che i concorrenti, tutti rigorosamente vestiti uguale, ben numerati e precedentemente schedati su tutti gli aspetti della loro vita privata, andranno ad affrontare.

La voce guida del massacro

C’è solamente un piccolo dettagliato, non del tutto irrilevante, che gli organizzatori di questo gioco non hanno specificato: la morte. In un ambiente ovattato, ben curato nei minimi dettagli e con scenari di gioco tutti colorati e accompagnati da musichette di sottofondo, una voce fuori campo guida questi poveri malcapitati al massacro, mentre da lontano il padrone del gioco, anch’esso indefinito per via della sua maschera, assiste a queste scene dal suo maxi schermo, mentre sorseggia il suo cognac.

Niente spoiler, solo analisi

Adesso, senza andare avanti rischiando lo spoiler, basterebbe semplicemente analizzare i dettagli scritti sopra per capire che ci troviamo davanti ad un nuovo fenomeno che, oltre a farci dimenticare quei tipi in tuta rossa con le maschere di DalƬ, che nel bel mezzo di una maxi rapina trovavano anche il tempo di baciarsi e di cantare ā€œbella ciaoā€,Ā rivoluzionerĆ  drasticamente il concetto di serie TV fornendo un modello che andrĆ  a toccarci sempre più da vicino e che mette a nudo la realtĆ  sociale ed economica che stiamo vivendo, in maniera cruda e spietata.

Insomma, ā€œSquid Gameā€ ĆØ una serie in cui si possono reperire molte similitudini con la nostra societĆ  attuale. Infatti verrebbe quasi da chiamare in causa il celebre romanzo realista del Manzoni ā€œI promessi sposiā€, dove i protagonisti non sono le persone più in vista della societĆ  ma i cosiddetti ultimi e dove la trama nasconde un messaggio volto a sottolineare le condizioni di vita della fascia più debole che, grazie all’inesistenza del governo e della politica, viene fagocitata dai piani più alti.

Francesco Pacini

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3 comments

jenablindata 9 Ottobre 2021 - 3:52

che pu**anata….
sono sempre più contento di aver chuso il mio abbonamanto netflix.

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