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“Steelers”, il doc sulla squadra di rugby gay sbarca su Amazon: “Aiuterà chi ha problemi mentali”

by La Redazione
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Steelers Gay Rugby

Londra, 30 mar – Per ora è disponibile solo in Gran Bretagna ma non dubitiamo che a breve Amazon Prime farà arrivare anhe in Italia Steelers documentario sulla prima squadra di rugby “all gay”.

Steelers, il rugby in chiave gay

I gay lamentano di essere ghettizzati ed emarginati ma, un po’ come le femministe, poi vogliono “provarsi” in ambiti che solitamente non vengono collegati alla loro sottocultura. Succede anche col rugby, sport di contatto da veri uomini machi e di questo parla Steelers, documentario che parla della prima squadra gay di rugby e “inclusiva”(qualsiasi cosa ciò significhi nel mondo Lgbt) al mondo. Disponibile per ora solo su Prime Video nel Regno Unito e in Irlanda dal 16 aprile, Steelers parla dei della squadra di rugby dei Kings Cross Steelers, che nella Bingham Cup di Amsterdam hanno giocato con altre 60 squadre gay di rugby.

Una lesbica, un gay e una drag queen

In Steelers i personaggi fondamentali sono tre: Nic Evans, allenatrice lesbica ed ex giocatrice del Galles, che combatte questa cattivissima e onnipresente misoginia in questo rugby patriarcale dominato (stranamente) dagli uomini. Simon Jones, invece, è un grande tifoso  di rugby che sta “combattendo i suoi stessi demoni” dopo aver detto al mondo di essere gay e, last but not least, c’è Andrew McDowell, aspirante drag queen che però ci insegna a vivere in modo “autentico”.

Il “senso di appartenenza”

Secondo la sinossi diffusa da Amazon Prime, questi personaggi illustreranno come “questa inclusiva comunità di rugby ha aiutato le persone a superare le loro lotte in modi che non avrebbero mai immaginato“. Martin Backlund, Head of Content di UK Prime Video, ha definito Steelers un “documentario franco, onesto ed edificante che mostra come una comunità condivisa possa fornire speranza e senso di appartenenza“.

“Aiutare chi ha problemi mentali”

“Spero che questo film ispiri le persone a provare qualcosa che potrebbero aver avuto paura a provare in precedenza“, ha confessato il regista. “Il fatto che Prime Video trasmetta questo documentario nelle case di tutto il Regno Unito è incredibile. Se questo dovesse aiutare una persona con problemi di salute mentale o qualcuno della comunità LGBTQ + , allora sarà valsa la pena realizzare questo film“.

Ilaria Paoletti

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2 comments

mario1232016 30 Marzo 2021 - 5:57

Anche grazie ai lockdown, alcune multinazionali(fra cui Amazon, Netflix, etc..) stanno diventando sempre più ricche..e potenti..
La gente è chiusa in casa, e la sera dovrebbe guardare sta roba? Io piuttosto, guardo video musicali anni’90(e indietro da quella data), risalenti a quando non c’era il “dominio” del politically correct. Almeno gli autori erano più liberi.. Ma.. siccome il 99% delle persone si “adattano”, quale idea “migliore” che fare propaganda tramite i mezzi più usati? Ovvero Netflix e Amazon?
Hanno fatto la serie tv con messaggi “nascosti o meno” pro-immigrazione clandestina, ricordo uno ambientato in un supermarket .. Hanno fatto un film(italiano) che cerca di rendere “simpatici” i clandestini, facendolo interpretare da un famoso attore italiano. Il personaggio perde i documenti in Ungheria, e viene scambiato per un immigrato africano.. Senza dire, che nella maggior parte dei paesi dai quali molti immigrati arrivano, entrare clandestinamente (a parti invertite).
Hanno spalmato in una serie tv sul diavolo propaganda lgbt e femminista.. che non c’entra un tubo.
A prescindere da cosa uno pensa su gruppi pro-lgbt etc.. basterebbe vedere le proteste dei lavoratori di alcune di queste multinazionali.. per “chiedersi” quale sia il loro scopo, a quale tipo di società classista..Da dove arriva questa “politicizzazione” di ambienti “non tipicamente politici”.
Stiamo parlando di pochi ricchi che governano il mondo(nel senso che il loro potere economico è enormemente sproporzionato rispetto a quello di un operaio, ma anche solo del ceto medio o di un piccolo imprenditore). Gli stessi, fin quando la gente li guarderà, potranno inserire la propaganda che vogliono, tanto non hanno(questo è quello che pensano) concorrenza.. Anche perchè cade la censura su molti SOCIAL di chi non è allineato. P.s: è il mio parere.

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Marc 30 Marzo 2021 - 6:17

Ah, gli altri hanno “problemi mentali”…

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