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“Supereroi sono simbolo dei suprematisti bianchi”: parola di Alan Moore

by Ilaria Paoletti
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Alan Moore e i "Supereroi" di The Watchmen

New York, 20 nov – Alan Moore, il celebre sceneggiatore di fumetti britannico celebre per essere la mente dietro V per Vendetta e molti altri cult, è sempre stato un personaggio controcorrente; d’altronde, si può quasi dire che ha “inventato” lui il supereroe moderno. Tuttavia, a forza di ragionamenti, può finire col contraddirsi o eccedere. Lo testimonia un’intervista del 2017 alla rivista brasiliana Folha de São Paulo recentemente tradotta in inglese dal blog Alan Moore World.

Moore contro la Marvel e i film

Dopo aver spiegato perché crede che i supereroi mainstream e i loro film abbiano un impatto negativo sulla società, il blog riporta di come Moore abbia detto: “Vorrei anche notare che, salvo un’infarinatura di personaggi non bianchi (e creatori non bianchi) questi libri e questi personaggi iconici rappresentano ancora i sogni da suprematisti bianchi della razza dominante. In effetti, penso che si possa anche argomentare che Nascita di una Nazione di D.W. Griffith sia stato il primo film di supereroi americani e l’origine della passione per le maschere e i mantelli”. Il film preso ad esempio da Moore sebbene parli della “nascita” degli Stati Uniti, sarebbe stato più volte ritenuto colpevole di fomentare il razzismo nei confronti dei neri e addirittura di aver rafforzato l’immagine del Ku Klux Klan.

Ma molto è cambiato

L’impatto che i supereroi hanno avuto sulla nostra cultura è preoccupante e imbarazzante. All’inizio questi personaggi erano perfetti per stimolare l’immaginazione degli adolescenti di dodici o tredici anni” dice ancora Alan Moore, parlando dei supereroi dei fumetti “Adesso, invece, hanno altri scopi, meno nobili. Servono a favorire un mercato di massa per un pubbliche vuole vedere solo cose rassicuranti, cose per cui tutto va bene e andrà sempre bene. Un arresto emotivo deliberato e autoimposto che, combinato ad una stasi culturale, preoccupa moltissimo”. Quello che però Alan Moore dimentica, o che forse nel 2017 poteva ancora non sapere, è che anche l’iconografia dei supereroi Marvel e Dc si è completamente appiattita su questa inclusione a tutti i costi di personaggi appartenenti a molteplici “minoranze” anche a scapito della coerenza narrativa. Ad esempio, nel film Thor: Ragnarok del 2017 il personaggio di Heimdall è stato interpretato da Idris Elba, un attore di colore, mentre nei fumetti e nella mitologia ad essa connessi – Thor è pur sempre il figlio di Odino! – il personaggio è bianco. Questo è solo un esempio relativo all’epoca in cui parlava Moore, poiché da allora abbiamo avuto il primo film di supereroi interamente “black”un Captain Marvel donna – un flop coi fiocchi –  ed è in cantiere il primo supereroe gay

Ilaria Paoletti

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3 comments

Marc 20 Novembre 2019 - 8:22

Và a cacare, scemo. E rasati, che faresti pure ridere, potendo.

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Citodacal 21 Novembre 2019 - 8:10

Invasi da valanghe di fesserie gratuite. Wōdan/Óðinn non è né bianco né nero né di qualsivoglia altro colore, ma è evidente che un nordico, dovendolo raffigurare idealmente, gli attribuisca i sembianti più familiari a se medesimo (peraltro, la forma religiosa germanica, del pari a quelle celtica e baltica, era restia a raffigurazioni materiali quali dipinti e statue). D’altro canto, sarebbe difficile pensare che un africano si raffiguri divinità proprie autoctone come Abassi, Imani e Katonda con le parvenze di Richard Gere…

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SergioM 22 Novembre 2019 - 3:02

Friccheettone fuori tempo e fuori moda ….
non ho ancora smesso di ridere per Dumbo fascista ed i paperi froci , che arriva sto cazzone …..

Ogni testo appartiene all’ epoca in cui é stato scritto , non puoi parlarne in termini contemporanei (se non sei un fesso) e …. DATTI UNA LAVATA E RADITI VONCIONE !

Se “Nascita di una Nazione” si ISPIRA al Klan , essendo successivo ed
utilizzando le insegne dei Klansmen , sui SUPEREROI esistono decine
di tesi di laurea che parlano di origini ben diverse , purtroppo , dal White Power .
Stùdia asàn (studia asino)

Quanto poi al suo personaggio V ….. beh , quando si dice , vuoi parlar male di qualcuno o qualcosa e …. non sei capace .

V è il personaggio più NAZISTA mai visto , presente il film ?
il VERO Übermensch Hitleriano ! Non lotta per la democrazia , ma per il
PURO potere , vendetta , nichilismo alla Nietzsche.
Sieg Heil .

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