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Calciomercato d’inverno, breve storia dei migliori colpi di riparazione

by Marco Battistini
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Roma, 30 dic – Da martedì 2 gennaio riapre ufficialmente il mese del mercato di riparazione. Le prime della classe ad esempio – Inter, Juventus – avranno bisogno solamente di puntellare la rosa per migliorare la comunque ottima prima metà di stagione. Altre squadre, come Milan e Roma, dovranno invece cercare un qualcosa di più corposo per mantenere alto il livello di competitività. E chissà se, come nella scorsa stagione, vedremo delle mezze rivoluzioni nelle compagini che lottano per la salvezza. Se oggi lo conosciamo nella sua versione minimale, il calciomercato d’inverno ha avuto nel nostro paese una storia decisamente più importante di quanto possa effettivamente far pensare lo stato attuale delle cose.

Edgar Davids, da mela marcia a ciliegina sulla torta

Ci sono stati colpi invernali infatti che hanno cambiato le sorti di un campionato. Correva – o meglio, finiva – l’anno 1997. La Juventus campione d’Italia si trova ad inseguire l’Inter, lanciata in testa alla classifica dalle reti di Ronaldo. Quella di Lippi è un ottima squadra alla quale però manca un tassello in mezzo al campo, la classica ciliegina sulla torta. L’occasione giusta arriva quando il Milan decide di liberarsi del fino ad allora deludente Edgar Davids

Carattere spigoloso – un aneddoto vuole che abbia risolto una lite in un parcheggio con il suo tirapugni – e mancino educato, l’olandese aveva rotto con i senatori del Diavolo (la famosa storia delle “mele marce”). Al suo arrivo in bianconero il pitbull però si rigenera. E la Vecchia Signora cambia passo, assicurandosi lo scudetto con due giornate di anticipo e sfiorando la conquista della Champions League.

Nakata, un giapponese (e uno scudetto) a Roma

Due stagioni più tardi, abbiamo già abbandonato il ‘900. Tipico colpo esotico del Perugia targato Gaucci, Hidetoshi Nakata sbarca nella Roma giallorossa nel primissimo gennaio del nuovo millennio. Un affare, per le casse di entrambe le compagini. Trenta miliardi del vecchio conio e un buon ritorno a livello pubblicitario, sul rettangolo verde il trequartista giapponese viene fisiologicamente chiuso dalla classe cristallina del giovane Totti. 

Acquisto del calciomercato d’inverno precedente, il nipponico trova il modo di entrare nella storia del calcio giocato capitolino nel 2001. Il terzo scudetto romanista infatti porta anche la sua firma. A sei giornate dal termine lo scontro diretto tra Juventus e Roma sembra avviarsi sul 2-0 per i padroni di casa. Con due destri dalla lunga distanza però Nakata prima accorcia le distanze e poi propizia il punto del pareggio siglato da Montella. Mettendo così un mattone importante nella conquista del tricolore.

Calciomercato d’inverno, i colpi passati alla storia

Continuiamo con altri trasferimenti del calciomercato d’inverno passati alla storia. Sempre a gennaio, questa volta del 2004, l’Inter rileva dalla Lazio Dejan Stankovic. L’ex nazionale serbo rimarrà nelle file meneghine per un decennio. Elemento insostituibile sia per Mancini che per Mourinho, con la Beneamata vincerà, da attore protagonista, in Italia e in Europa. Più recente, invece, l’operazione Brozovic (2015). Grandi nomi anche per le riparazioni invernali del Milan: dai rientranti Ronaldo e Ibrahimovic alla (mancata) promessa di Pato. Oltre all’appendice di carriera per Beckham. E senza dimenticare Cassano, colpo a sorpresa per lo scudetto 2010/11.

Nella stessa sessione un bonifico di “appena” trecentomila euro permette alla Juve di assicurarsi le prestazione di un certo Barzagli. Col senno di poi un grandissimo affare, forse il migliore in rapporto qualità/prezzo. L’ultimo grande colpo? In termini di spesa – oltre ottanta milioni di euro, il più oneroso di sempre – quello che due stagioni fa ha portato Vlahovic proprio alla Continassa.

Marco Battistini

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