Bergamo, 28 mag – Palla sull’esterno, appoggio alla punta che restituisce verso l’accorrente uomo di fascia, il quale – da una certa distanza – si libera al tiro. Sabato scorso, ad esempio, è arrivato così il momentaneo pareggio dell’Atalanta nell’impegno casalingo contro il Verona. Nella sua elementarità (l’esercizio con le dovute proporzioni è proposto fin dalla scuola calcio) l’azione risulta essere una delle giocate più codificate nelle trame degli allenatori di tutte le categorie. Sebbene tale fondamentale abbia vissuto – per così dire – momenti migliori, rimane ancora oggi un sempreverde della pedata mondiale. Ma torniamo in casa nostra e, più precisamente, in quel di Bergamo. Dove c’è un giocatore, Davide Zappacosta, che si conferma specialista tutto italiano del gol da fuori area. Con un piccolo primato.
Terzino di spinta
L’avrete capito, il semplice schema sopra descritto si riferisce proprio all’ultima rete siglata dal terzino in forza agli orobici. Nato a Sora nel giugno 1992, cresce nelle stesse giovanili bianconere, per esordire tra i professionisti – ancora minorenne – con la maglia dell’Isola Liri. Una mezza stagione in Seconda Divisione (ossia la defunta C2) basta per farsi notare dagli osservatori dell’Atalanta: sei mesi nella primavera orobica per poi tornare a farsi le ossa in Lega Pro.
Eccoci ad Avellino, città dove la carriera calcistica di Zappacosta in qualche modo cambia. Il salto di qualità arriva infatti facendo una manciata di passi indietro: in Irpinia da ala destra lo trasformano in difensore laterale. Metabolizzate le prime panchine diventa uno dei punti fissi della squadra che il 5 maggio 2013 conquista la Serie B.
Il ritorno a Bergamo e l’esperienza inglese
Con la specialità della casa – per essere pignoli, appena un passo dentro i sedici metri – timbra l’esordio cadetto in maglia verde: si dimostrerà tra i migliori fluidificanti del torneo. Di nuovo Atalanta. Qui Colantuono, dopo averlo osservato nelle classiche amichevoli estive, decide di tenerselo in rosa. A fine stagione (estate 2015) lo acquista il Torino. In granata si conquista la maglia azzurra della nazionale e – per venticinque milioni di euro – quella blues del Chelsea allora allenato dal nostro Antonio Conte.
Nel biennio inglese Zappacosta si toglie lo sfizio di vincere una Coppa d’Inghilterra e, con Sarri in panchina, l’Europa League. Una sola rete in Premier: un preciso mancino – manco a dirlo – da fuori area.
Ancora Atalanta: il primato di Zappacosta
Seguono due prestiti, Roma e Genoa. L’ottimo campionato in Liguria – stagione 202/21, quattro marcature – è il preludio al secondo ritorno a Bergamo. Nel frattempo l’Atalanta da squadra frequentatrice dei bassifondi della classifica si è trasformata in una nobile provinciale a dimensione europea. E quest’anno, nonostante diversi infortuni muscolari, Zappacosta ha eguagliato il record di Genova, ma non solo. Quattro centri – tutti nel 2023 – altrettante vittorie nerazzurre. Le ultime due poi (contro Spezia e, appunto, Verona) valgono un particolare primato nei cinque maggiori campionati continentali: quello di essere il difensore con più reti da fuori area dal 2015 a oggi – statistica nella quale non sono conteggiati i calci da fermo. Nove gol che fanno il paio con un altro record già conquistato dalla compagine orobica, unica nel continente ad aver sfondato, dal 2016 in avanti, la tripla cifra in quanto a marcature provenienti dalla difesa. Oltre al catenaccio c’è di più.
Marco Battistini