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Supercoppa, Napoli e Inter si giocano il primo trofeo della stagione

by Marco Battistini
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Roma, 20 gen – Il Napoli regola 3-0 la Fiorentina. L’Inter, con lo stesso risultato, supera la Lazio. Dall’Al-Awwal Park di Riad sono arrivati i primi verdetti della trentaseiesima edizione della Supercoppa italiana: saranno partenopei e nerazzurri a contendersi – lunedì sera – il primo trofeo della stagione

Una versione sperimentale

Un torneo, quello 2023/24, che si sta giocando in versione – per così dire – sperimentale. Oggi aperto anche alla seconda forza della Serie A e alla finalista di Coppa Italia, fino all’edizione precedente era riservato solamente a campioni d’Italia e detentori della coppa nazionale. Ma l’addio all’ormai consolidato formato della finale unica potrebbe essere solamente un arrivederci. Sì, perché – vuoi per la nuova formula della Champions League, vuoi per il rinnovato Mondiale per club – già dalla prossima annata si potrebbe tornare in fretta e furia alla gara secca. Non ci libereremo però così facilmente del palcoscenico saudita: l’Arabia infatti si è già assicurata quattro delle prossime sei edizioni. Nella speranza che anche la Supercoppa, tradizionalmente primo trofeo di ogni stagione, torni al più presto nel patrio confine vediamo cos’è successo in queste inedite semifinali.

Napoli-Fiorentina 3-0: è la notte di Zerbin 

Quinta partecipazione per il Napoli, terza per la Fiorentina. Due successi azzurri (1990, 2014) contro l’unico viola, datato 1996. Sono loro – nella serata di giovedì – ad inaugurare la cinque giorni dedicata alla terza competizione nazionale per importanza. Mazzarri torna all’antico (ovvero difesa a 3) per salvare una stagione ad oggi fallimentare – almeno in patria, dove Di Lorenzo e soci sono a meno venti dalla vetta. Italiano, al contrario, vuole confermare quanto di buono fatto dai suoi uomini in Serie A, Coppa Italia e Conference. Dopo il grottesco spettacolo pirotecnico, nell’imbarazzante desolazione di uno stadio mezzo vuoto, si gioca a ritmo blando ma piacevole. 

Simeone rompe l’equilibrio a metà primo tempo. In un’insolita proiezione offensiva Juan Jesus riceve lo scarico di Kvaratskhelia, apre il compasso e serve con estrema precisione il Cholito. L’ex di turno, nel più classico dei copioni, controlla, incrocia e porta avanti gli azzurri. Il tempo per riscrivere la storia della gara ci sarebbe, ma la reazione gigliata si esaurisce al duplice fischio: palo, gol viziato da fuorigioco (giustamente annullato) e, soprattutto, il rigore sprecato da Ikone in chiusura di frazione.

Nella ripresa infatti il Napoli controlla senza particolari problemi. A poche battute dal termine la girandola dei cambi porta in campo Alessio Zerbin, inaspettato protagonista di giornata. L’esterno classe 1999 – promesso al Frosinone – prima insacca sotto porta. Poi, sfruttando una dormita della retroguardia toscana, si lancia in campo aperto per il 3-0 definitivo. Sono i primi gol in maglia azzurra, una grande soddisfazione per chi – arrivato all’ombra del Vesuvio nel gennaio 2017 – ha girato l’Italia nella solita prassi del prestito formativo. Dalla Prima Categoria alla notte saudita, in ogni caso una romantica pagina di pallone italiano.

Supercoppa, l’Inter vuole vincere il primo trofeo della stagione

È andata quindi in scena ieri Inter-Lazio, l’altra semifinale. Ennesimo capitolo della nostra storia calcistica che, in questo contesto, vede sommarsi in campo ben dodici vittorie (sette meneghine, cinque per i romani). Per la capolista la Supercoppa è l’occasione giusta per portare a casa il primo trofeo della stagione e puntellare il ciclo di vittorie iniziato con Conte nel 2021. Dal canto loro i capitolini hanno meno obblighi di risultato rispetto agli avversari, ma – al di là del profilo basso di Sarri – cercano di rendere perfetto un gennaio già addolcito dal derby di Coppa.

Inter aggressiva fin da subito, avvio tambureggiante dei detentori. La rete è nell’aria e arriva puntuale al 17’, dalla catena mancina. Bastoni per Dimarco, l’esterno di tacco trova Thuram per il vantaggio nerazzurro. I ritmi si abbassano, la Lazio non punge e l’Inter sa aspettare lo spazio giusto tra le linee per cercare la porta difesa da Provedel. Fiammata a 10’ dal riposo, Barella timbra la traversa. Ripresa, continua il monologo meneghino. Pronti via e rigore per l’Inter: Calhanoglu raddoppia. Poi altro montante alto di Lautaro. C’è gloria pure per Frattesi, la mezzala chiude al meglio un bel contropiede. Un 3-0 che data la mole di gioco prodotta sta pure stretto agli uomini di Simone Inzaghi.

Un paio di giorni e si tornerà allo stadio dell’Università Re Sa’ud – nome dell’impianto al netto di ragioni pubblicitarie. Napoli e Inter sono pronte a prendersi la Supercoppa: non avrà l’importanza di uno scudetto, non sarà affascinante come una competizione continentale, ma rimane pur sempre il primo trofeo della stagione.

Marco Battistini

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