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L’Austria di Kurz fa le barricate contro i ricongiungimenti familiari per immigrati

by Valerio Benedetti
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Vienna, 25 gen – Il nuovo governo austriaco targato Övp-Fpö, cioè a trazione decisamente destrorsa, sembra voglia fare sul serio e ripagare la fiducia incassata dai suoi elettori. Uno dei temi forti con cui il giovanissimo Sebastian Kurz e i sovranisti del Partito della Libertà hanno sbancato alle elezioni, infatti, era proprio la limitazione dell’immigrazione di massa. E ora l’Austria passa dalle parole ai fatti: il ministro degli interni Herbert Kickl (Fpö) ha annunciato la ferma opposizione del suo Paese al nuovo regolamento Dublino IV, quello che in sostanza facilita i ricongiungimenti familiari per i richiedenti asilo.

Herbert Kickl (Fpö) è ministro dell’interno nel nuovo governo austriaco


In proposito Kickl è stato chiarissimo: «Questo sarebbe un segnale assolutamente sbagliato da parte di Bruxelles ai migranti economici. Tale iniziativa per un ampliamento dei ricongiungimenti familiari, infatti, funzionerebbe come una calamita per tutti i migranti asiatici e africani. E per i contraffattori di documenti sarebbe di nuovo alta stagione». Per questo motivo, nel suo incontro con il ministro degli interni dell’Ue, Kickl vuole impegnarsi «affinché il Consiglio europeo si opponga energicamente a questa proposta dell’Europarlamento».
Nel disegno per il nuovo regolamento Dublino IV è peraltro in discussione un’estensione del concetto stesso di “famiglia”. Avrebbero così diritto al ricongiungimento familiare anche fratelli e sorelle, cugini e figli adulti ancora a carico di un richiedente asilo, purché questi si trovino già in un altro Paese dell’Unione europea. Facile capire come dietro queste riforme “umanitarie” si nasconda in realtà un giro di affari mastodontico per Ong, scafisti e falsari. Qualora il Parlamento europeo approvasse il regolamento, infatti, moltissimi saranno invogliati a tentare la via del mare per potersi successivamente portare appresso tutto il parentado.
Valerio Benedetti

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4 comments

cenzino 25 Gennaio 2018 - 9:41

Bisogna ascoltare le fregnacce del conte Gentiloni (maggiordomo e nobile al tempo stesso) a Davos. Dove, in sostanza, diceva che l’Europa è vecchia e che ci vogliono più immigrati. E che l’Italia si è comportata benissimo nell’accogliere gli africani. Siamo alla fine di una Civiltà, e tutto per meri interessi economici. Da non credere.

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blackwater 25 Gennaio 2018 - 11:57

quello della falsificazione dei documenti (in modo da introdurre chunque in Europa) è solo un aspetto che devia l’attenzione da quello principale;
anche ammesso di restringere il ricongiungimento solo ad una moglie e ad un unico figlio (quando la media africana ed asiatica è molto pù elavata di uno solo) abbiamo di colpo 100.000 stranieri che vengono triplicati: 300.000 (se non 400.000 o 500.000 con due o tre figli);
se qualcuno è davvero così “ingenuo” da non comprendere le autentiche problematiche in primis economiche e poi sociali di numeri del genere rimarca la abissale differenza tra libertà del pensiero ed il
danneggiare scientemente quanto irreversibilmente una società;
speriamo almeno che chi in UE ha votato e supporta i politici accoglioni non appartenga a quella ampia parte dei genitori che fanno giustamente trasferire i propri figli a scuola quando capitano nelle “famose” classi multietniche—nel mentre: Forza Austria !

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L’AUSTRIA DI KURZ FA LE BARRICATE CONTRO I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI PER IMMIGRATI 26 Gennaio 2018 - 8:08

[…] Giulio Prettenthaler – Il Primato Nazionale […]

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