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Analisi del voto: CasaPound non vola, ma la sua crescita resta impressionante

by La Redazione
18 comments

Roma, 5 marzo – Arrivati quasi al termine dello spoglio di questa tornata elettorale è arrivato il momento di analizzare i numeri e capire cosa ci dicono. I risultati percentuali, che garantiscono l’accesso a Camera o Senato sono ben chiari e confermano il prevedibile salto in avanti del Movimento 5 Stelle, che supera il 32%, e l’ascesa di Salvini nella coalizione di centrodestra che stacca Forza Italia di 3 punti percentuali. Saltano immediatamente all’occhio quindi sia la disfatta di Berlusconi, che con uno scarso 14% si trova costretto a lasciare la leadership alla Lega e il vero e proprio “tonfo” della sinistra, con il PD di Renzi al minimo storico, intorno al 18,7%.
Per non soffermarci sulla fantapolitica, cercando di immaginare possibili coalizioni tra M5S e Lega, piuttosto improbabile, o un governo targato M5S con l’appoggio del PD, è sicuramente più utile andare oltre le percentuali e le facili letture, analizzando nel dettaglio i risultati, così da comprendere altri fenomeni emersi in questa tornata elettorale. Guardando i dati forniti direttamente dal sito del dipartimento degli interni (http://elezioni.interno.gov.it/) il primo dato da considerare, quando abbiamo ormai quasi raggiunto il 100% delle sezioni scrutinate, è quello dei votanti, circa 32,5 milioni contro i 35,3 delle precedenti elezioni del 2013. Siamo quindi abbastanza in linea con quanto accaduto 5 anni fa malgrado il grandissimo spauracchio dell’astensionismo.
Partiamo dal Centrodestra. Con 12 milioni di voti raggiunge quota 37%, in crescita del 22% rispetto al 2013 e guadagnando il 7,8%. I dati più rilevanti emergono però separando crescita casapoundl’analisi sui partiti che compongono la coalizione. Mentre il partito di Berlusconi (ai tempi PDL) che pesava il 74% all’interno della coalizione oggi scende al 38%, raccogliendo 4,5 milioni di voti e ottenendo un magro 14%, la Lega fa da padrone e raccoglie 5,6 milioni di voti, pari al 17,4%, con un peso del 47% all’interno della coalizione. Come si vede dal primo grafico la Lega esce vincitrice da questa tornata, crescendo del 306% rispetto al 2013, raccogliendo circa 1 milione e mezzo di voti, esclusi quelli “migrati” da Forza Italia (circa 2,8 milioni). Il 4% del 2013 si trasforma quindi nel 17.4%. Bene anche Fratelli d’Italia che raddoppia i suoi voti (+112% rispetto al 2013) e ottiene il 4.3%. In sostanza l’ammorbidimento e la deriva “centrista” di Lega e FdI sembrano aver premiato i 2 partiti malgrado l’allontanamento e talvolta l’abbandono delle principali battaglie grazie alle quali avevano ottenuto i primissimi consensi (si veda ad esempio l’uscita dall’Euro).
Inutile soffermarsi sulla sconfitta politica del PD e della sinistra in generale dove, anche considerando i fuoriusciti di Leu, il dato è assolutamente negativo. 2 milioni e mezzo di voti in meno per il Partito Democratico che si ferma al 18.7%. Conferma, anzi supera anche le aspettative il M5S che, portando avanti una campagna elettorale su due binomi, quello Di Maio-Casaleggio più istituzionale e quello Di Battista-Grillo più populista, riesce a mantenere la base di voti “di protesta” del 2013 e aggiunge anche 2 milioni di voti provenienti direttamente dal Partito Democratico, ad esclusione di quelli convogliati in LEU e Bonino, figli di un elettorato più radicale (o meglio radical-chic).
Il dato più difficile da leggere ma che invece rappresenta quello più “sostanziale” è la grandissima crescita di CasaPound che fa un salto del 546% rispetto alle scorse elezioni, superando il muro dei 300 mila voti alla Camera. Si tratta chiaramente di un valore assoluto diverso da quelli descritti fin qui, ma rappresenta in ogni caso un dato importantissimo che mette in risalto il grande lavoro svolto dalla Tartaruga Frecciata su tutto il territorio nazionale. E’ importante perché si tratta appunto di un risultato basato sul lavoro, sull’azione, sul fare e in una campagna elettorale basata esclusivamente sulle promesse, sui passi indietro e sulle urla assume una valenza ancora maggiore. E’ importante perché sulle performance del movimento hanno inficiato una serie di fattori non trascurabili, come ad esempio la scarsa partecipazione di CP sui principali media, non certo per volontà di CasaPound che avrebbe di gran lunga preferito poter partecipare a dibattiti politici in cui è stata argomento centrale di discussione. O ancora per lo spauracchio del “pericolo fascista” montato ad arte dalla sinistra con la manovalanza dei centri sociali.

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18 comments

Tony 5 Marzo 2018 - 7:22

…per vincere le elezioni occorrono capitali da investire in attività che coinvolgano il popolo, di qualunque età… creare situazioni d’incontro continuo…..

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Noel Gallagher 5 Marzo 2018 - 7:26

Si ma va detto che casapound 5 anni fa era un movimento prettamente Romano ( poche altre sezioni in Italia) e che ora inizia a crescere quindi è normale che il risultato di oggi in termini percentuali possa sembrare un exploit. Ma prima era poco conosciuto il movimento CPI o quasi sconosciuto, oggi, anche grazie a chi ne ha parlato male, ma ne ha parlato quasi tutti stanno che esiste un movimento chiamato casa pound a Palermo come a Bolzano a Cagliari come a Napoli o Torino

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Noel Gallagher 5 Marzo 2018 - 7:27

Per chiarire, l Exploit si avrà quando alle prossime politiche CPI prenderà il 3%

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ko 5 Marzo 2018 - 8:41

I giornali di sinistra vi hanno pompato tantissimo, ben sapendo che ogni voto in più a voi sarebbe stato un voto in meno alla lega. Ecco spiegato il motivo del “boom”. Sapevate benissimo che non sareste entrati in parlamento, eppure AVETE FATTO UNA CAMPAGNA ELETTORALE TUTTO CONTRO LA LEGA. Avete fatto la parte degli “utili ingenui” per non usare un altra espressione.

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albert 5 Marzo 2018 - 11:43

Avrei preferito da Di Stefano, Fiore e Carelli un commento diverso da quelli che da vent’anni leggo dopo ogni elezione. I risultati elettorali dimostrano solo che la proposta dei nazionalisti funziona solo se c’è un solo soggetto politico a rappresentarli, altrimenti l’elettorato premierà sempre il più grosso e “utile”. Ieri votava AN e Lega Nord, oggi Di Maio e Salvini.
Probabilmente casapoundiani, forzanovisti e fiammisti sono convinti di essere più bravi dell’altro: litigare per racimolare quanti più voti nello stesso bacino. Questo è un suicidio politico che il popolo nazionalista non merita. Non mi interessa chi debba fare il primo passo, se CP verso FN/FT o vicecersa: chi lo farà, sarà il vero eroe e avrà tutto il beneficio del seguito. Diversamente, continuerà la sagra del “destroterminalismo” che a parole si vuole combattere, e invece viene replicata.

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Simone 6 Marzo 2018 - 11:22

Sono d’accordo con te. A chi dice che questo è solo l’inizio volevo ricordare che più di vent’anni fa il neonato Movimento Sociale Fiamma Tricolore prese più di 800.000 voti. Quello era l’inizio! Poi come sempre l’egocentrismo e il ducismo che regna sovrano nell’area hanno sfasciato tutto…. Senza contare che qualche dirigente che adesso si erge a militante duro e puro allora era in AN….

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Mattia 5 Marzo 2018 - 11:50

Cagatevi addosso

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playblack 6 Marzo 2018 - 9:43

il progetto fallisce perche il sistema non permette di dire la verita’,avreste dovuto avere piu’ coraggio,e dire le scomode realta’ che ci hanno circondato negli ultimi 5 anni.avevate argomenti come la siria,e’ gentiloni che ha cacciato via l’ambasciatore sirianodall’italia.avreste potuto parlare del colonialismo a cui siamo sottoposti da 70 anni,e poi una critica culturale:il rock di destra fa cagare,ricorda il punk degli anni 70,mentre nessuno ha mai cercato di organizzare un concerto in memoria di un grande jezzista italiano,Romano Mussolini.non si puo’ soltanto andare in palestra e poi a distribuire la pasta,non ho sentito una parola sull’acqua pubblica,e non ho mai visto un suggerimento su film e piccoli documenti che girano su internet,ne cito solo 1:il nemico occulto.

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Lui.Lu. 6 Marzo 2018 - 1:07

Bravo, concordo!
Questo è un suggerimento intelligente su argomenti interessanti e fatti inconfutabili.
CPI : cogliere con favore e intelligenza questi contributi.
Luigi

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Fabrice 6 Marzo 2018 - 10:42

“O ancora per lo spauracchio del “pericolo fascista” montato ad arte dalla sinistra con la manovalanza dei centri sociali”, Redazione del Primato Nazionale.
Scusate, ma questa ve la siete cercata voi, nel senso che se in piena campagna elettorale alcuni pezzi grossi di CasaPound si definivano “Fascisti del Terzo Millennio” e allora quelli della sinistra radical chic, quelli della sinistra barbona dei centri sociali e quelli del centro sinistra appartenenti all’establishment ( in particolare gli “opinion leaders” di quell’area politica che stanno sempre su Tv e giornaloni ) hanno avuto gioco moooolto facile nel richiamare lo spauracchio fascista!!
Invece, da un punto di vista di marketing politico, la scelta vincente ed efficace sarebbe stata quella di mettere ancora più enfasi sui contenuti politici sovranisti di CasaPound e quindi di conseguenza al posto di dire “Siamo Fascisti del Terzo Millennio” si sarebbe dovuto dire ad esempio:
a)”Siamo i Veri e Unici Sovranisti Italiani”
b) “Siamo per un’Italia Sovrana, Forte, Indipendente e Orgogliosa di Esserlo”
c) “Siamo Nazionalisti Italiani del Terzo Millennio per un’Italia Forte e Indipendente”
Insomma, da un punto di vista di marketing politico, puntare molto di più all’essenzialità autenticamente sovranista dei vostri contenuti politici avrebbe pagato moooolto di più in termini elettorali perchè non avrebbero potuto agitare lo spauracchio fascista ( su questo punto ci ritorno per fare una precisazione!! ) e anche perchè nella testa dei potenziali elettori si sarebbe fissato molto di più il messaggio che quelli di CasaPound sono autentici sovranisti/nazionalisti italiani piuttosto che fascisti del terzo millennio come invece è accaduto!!
In altre parole: Content is King!!
Ossia il contenuto la fa da principe!! Un principio che è un Must Assoluto nel marketing moderno!!
Comunque per completare il discorso, coerentemente per evitare del tutto che gli avversari avrebbero potuto agitare facilmente lo spauracchio fascista si sarebbe dovuto dare molto più lustro ai contenuti altamente significativi di uno studioso indipendente del fascismo quale Renzo De Felice e invece finora ( almeno per quello che ho letto e visto ) da questo punto di vista poco o nulla!!
Perchè mi sono permesso di fare questi appunti?
Ho votato CasaPound sia alla Camera che al Senato, non lo ritenevo e non lo ritengo un voto sprecato, ovviamente nella speranza che gli errori passati servano da utile lezione se veramente si vuole diventare grandi!!
Cordiali saluti.
Fabrice

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Lui.Lu. 6 Marzo 2018 - 1:17

Complimenti per l’intervento, pertinente, efficace, chiaro e ecco di contenuti
CPI: da analizzare, poi fare autocritica e fare buon uso dei consigli dei veri amici!

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Dario 6 Marzo 2018 - 10:46

Fino alla vittoria ⚡✋

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Flavio 6 Marzo 2018 - 12:54

Arriviamo rossi del cavolo siamo in ascesa e entreremo presto in parlamento ed allora si che capiranno che il popolo italiano vero non è scemo e sbatteremo fuori tutta la vecchia feccia politica di babbioni fifoni venduti alle banche ed allo straniero bastardi comunisti state per sparire come giusto che sia nel 2018 Casapound per sempre uniti contro i nemici della nostra patria rossi e stranieri vari.

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Simpy 6 Marzo 2018 - 1:22

Nonostante tutto io lo vedo come un buon risultato,ci vogliono buoni comunicatori sul territorio come DiStefano, poi basta pensare sempre al passato sotto certi punti di vista,siamo nel 2018,con altre esigenze e modi di vedere,sul territorio ce’ancora troppa gente che dovrebbe dare le dritte che pensa ancora al passato,acqua passata non macina più.

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Simpy 6 Marzo 2018 - 1:24

Sempre e solo Casapound
con DiStefano.

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Elettore 6 Marzo 2018 - 3:43

INFATTI, IO PER ESEMPIO PUR AMMIRANDO MOLTI ASPETTI DEI FASCISMI DEL 2000 MILLENNIO NON CAPISCO COME MAI ANCORA OGGI NEL 2018 CI SI DEBBA DEFINIRE FASCISTI IN PUBBLICO PER AVERE UN CERTO FASCINO MEDIATICO….
PREFERISCO PARLARE DI CONTENUTI E NON DEFINIRMI FASCISTA, ANCHE PERCHÈ IL FASCISMO, PIACCIA O MENO È UN MOVIMENTO POLITICO DEFUNTO NEL 1945.
ANDIAMO AVANTI

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mario 6 Marzo 2018 - 4:04

il 541% in piu’ di niente è sempre niente , poche apparizioni in pubblico ( non per colpa nostra ) richiami al beneamato nonno Benito e strumentale propaganda mediatica hanno fatto il resto e poi credo anche io che debba finire la rivalita’ interna abbiamo tutti le stesse idee uniamoci una volta per tutte , facciamo squadra e bandiamo gli stereotipi passati , se vogliamo essere apprezzati facciamoci conoscere per onesta’ e buon senso che sono le cose che il popolo capisce e vede soprattutto ora .
Cerchiamo di evitare le occupazioni ma operiamo nella piena legalita’ altrimenti saremo sempre relegati al ricordo del campo X , onore a loro .
IMHO

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paleolibertario 6 Marzo 2018 - 7:09

Quello di CPI (1% circa) non è un risultato negativo, se consideriamo il risultato della Lega. Inoltre è da tenere presente che tutti i piccoli partiti sono andati molto peggio del previsto (LeU, Noi con l’Italia, ecc.).

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