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Amadeus svela il suo Sanremo: “Quest’anno ‘prima gli italiani’, sosteniamo i nostri lavoratori”

by Cristina Gauri
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amadeus sanremo

Roma, 14 gen – Privilegiare la partecipazione di ospiti italiani e pubblico in presenza: è la ricetta del Festival di Sanremo che Amadeus vorrebbe per l’edizione del 2021. Ne ha parlato a Rtl 102.5 sottolineando l’importanza di rilanciare il comparto dello spettacolo nazionale in un periodo tragico per musica, teatro, cinema, di fatto azzerati dalle misure restrittive varate dal governo. «Ci sono persone disoccupate da mesi, entourage di artisti che non lavorano: vorrei pensare a loro», ha spiegato il conduttore e direttore artistico del Festival.

Nel Sanremo pensato da Amadeus la precedenza va agli italiani

Prima gli italiani, quindi. Quest’anno non sarà sufficiente porre l’intrattenimento fine a sé stesso come unico obiettivo della kermesse: occorre «sostenere la rinascita di tutto il settore». Gli ospiti stranieri? Qualcuno potrebbe esserci ma «vorrei fare un festival molto nazionale, pensare anche e soprattutto al settore musicale completamente a terra». «A Sanremo dobbiamo rilanciare la musica, lo spettacolo, magari anche il teatro. Mi auguro – ha aggiunto – che i teatri possano riaprire, mi piacerebbe riaccendere i teatri in giro per l’Italia da Sanremo».

La questione del pubblico in presenza

Amadeus parla poi del pubblico. L’ipotesi di un festival senza pubblico non è contemplata, si deve fare il più possibile in presenza e con i giornalisti in sala stampa. A questo proposito è al vaglio l’ipotesi di una nave, e la platea potrebbe essere costituita «da operatori sanitari già vaccinati». «L’idea sta diventando concreta», sostiene Amadeus. Si pensa a 500 persone in platea, «che dovranno essere sempre le stesse», sulle quali verranno eseguiti tamponi «praticamente quotidiani» e «messe in protezione». Non potranno avere contatti con altri. «Dovranno essere presi, portati sulla nave, dove trascorreranno una bellissima settimana di vacanza, e poi la sera li porteremo all’Ariston. I pulmini saranno da massimo 20 persone, così se ci fosse un problema, si potranno isolare i contatti. Insomma, c’è tutto un protocollo. Non è una cosa facile da attuare, ma si può fare».

Cristina Gauri

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2 comments

Ale 14 Gennaio 2021 - 9:01

Cosa intende con “italiani”??? Quelli della bellanova-boldrina, od italiani VERI con sangue italiano?
Cazzate. Tanto ne basta uno straniero (o mezzo straniero) e si sa che sarà lui/lei il vincitore, a prescindere dal voto “del pubblico” (ogni riferimento NON è casuale ed è puramente voluto).

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PLAY BLACK 14 Gennaio 2021 - 11:02

questa idea di musica malata e’ veramente il colmo dell’ingnoranza piu’ nefasta.cantava Beniamino Gigli:Salve o popolo d’eroi……………se avessero a cuore la musica,i tecnici,gli attori,ecc ecc non ricoprerebbero i ruoli di protagonista,al massimo alla bigliettereria,l’anonimato che piu’ li rappresenta.

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