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Antifascisti scatenati a Lucca: distrutta una struttura privata

by Ettore Maltempo
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Lucca, 11 dic – Sabato notte gli antagonisti hanno occupato una struttura privata a Lucca per fare una festa, aperta a tutti tranne che a “poliziotti e fascisti”. Si trattava della seconda edizione de “Il palazzo che brucia”, e sembra proprio che questo tipo di festa non possa essere fatta senza provocare danni. La prima volta furono imbrattati muri sparsi in tutta la città per annunciare l’evento, mentre a questo giro il proprietario della struttura lamenta danni per decine di migliaia di euro. “Hanno ostruito gronde e scarichi e diversi ambienti si sono allagati. Scale, porte e bagni sono stati distrutti. Hanno disintegrato tutto” ha dichiarato ai giornali il proprietario, che ha precisato come l’intervento della polizia sia stato tardivo. Le forze dell’ordine sarebbero infatti state avvertite tempestivamente, ma una volta sul posto avrebbero atteso la mattina per intervenire. La ragione sarebbe da ricercare nell’assenza di rinforzi e nel  timore quindi di essere sopraffatti entrando nella struttura. Gli occupanti così da poche decine sono diventati qualche centinaio e hanno potuto agire indisturbati per tutta la notte. Il blitz infatti è avvenuto verso le sette di mattina quando era rimasta una quindicina di persone, identificate. Per protestare contro l’intervento della polizia gli antifascisti sono tornati ad occupare il tetto della struttura. Anche in questo caso la polizia non è intervenuta. Gli occupanti sono rimasti sul tetto in condizioni da allerta meteo e, dopo qualche ora di pioggia torrenziale, hanno preferito tornare a casa. Si può dire che sia bastata la pioggia a spegnere il palazzo che bruciava.

Non è la prima volta che l’estrema sinistra lucchese si trova al centro di danneggiamenti e aggressioni. In occasione del G7 degli esteri nell’aprile scorso gli antifascisti, durante il loro corteo di protesta, avevano provato a caricare la polizia al fine di violare la zona rossa. Si trattò di un atto premeditato e allo scopo saltarono fuori anche caschi, aste e … una rete da polli. La polemica coinvolse anche il sindaco Pd Alessandro Tambellini, che aveva concesso ai gruppi antagonisti spazi comunali per preparare il corteo e, di conseguenza, gli scontri. Ripetuti sono stati anche i danneggiamenti notturni a sedi politiche non gradite all’estrema sinistra. Nonostante questo sempre la giunta Tambellini concede ogni anno alle stesse sigle gli spazi per effettuare un controfestival dei fumetti durante il periodo dei Comics. Un festival nato in contrasto a quello ufficiale, appoggiato da Zerocalcare che riuscì alla prima edizione ad essere ospite ai Comics dopo averli contestati al festival antifascista.

Le notizie delle devastazioni antifasciste arrivano proprio il giorno in cui il Pd, in Consiglio comunale, vorrebbe discutere un ordine del giorno contro il fascismo. Così mentre il Partito democratico cerca in tutta Italia di sollevare un’emergenza fascista nel paese, la realtà dei fatti continua a essere di segno opposto: eversione fa rima con antifascismo.

Ettore Maltempo

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4 comments

Dino 11 Dicembre 2017 - 5:28

Come toscano e come italiano, mi vergogno per lo scarso rispetto e tutela per la proprietà privata e pubblica, tollerate dalle giunte di Sx. Ma avendo un presidente di Regione comunista e vigliacco come abbiamo non mi meraviglia più di tanto. Quello che non tollero e l’atteggiamento della Polizia di Stato: non intervenire per paura di essere sopraffatti quando si è armati e con l’obbligo di tutelare l’ordine pubblico e’ da ignavi. A meno che non siano poliziotti seguaci di Gabrielli.

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Tony 11 Dicembre 2017 - 7:29

…anche le forze dell’ordine rischiano sparando ai delinquenti….si trova chi assolve il brigante e condanna l’innocente…

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Raffo 11 Dicembre 2017 - 10:24

Sono infami, comunisti e delinquenti,protetti dal pd e dalla sinistra,boldriniani e fianisti , se avessimo una magistratura degna sarebbero nelle patrie galere……invece fanno i loro porci comodi nel complice silenzio di una stampa serva e collusa.

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serena 12 Dicembre 2017 - 11:07

“Le teste di legno fan sempre del chiasso” Giuseppe Giusti

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