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Aperta indagine per gli insulti a Napolitano. Vietato criticare chi ha tradito questa nazione?

by Adriano Scianca
7 comments

Roma, 27 apr – E quindi sembra che la polizia postale stia indagando sugli insulti girati sui social in occasione del malore di Giorgio Napolitano. Bene, sembra di vederli, questi solerti agenti informatici, alle prese con milioni – letteralmente milioni – di status sul presidente emerito che per poco ci lascia la pelle. Dalle critiche articolate, allo humor nero, fino agli auguri di morte più sguaiati, praticamente tutta Italia ha accolto quell’evento con il medesimo spirito, a parte, ovviamente, il minuscolo manipolo degli europeisti responsabili e la poco più nutrita pattuglia dei custodi della memoria piccista. Tutti gli altri, invece, Napolitano lo odiano. Non sarà giusto, non sarà elegante, sarà indelicato e anche un po’ barbarico, ma tant’è e, come dire, forse io due domande al posto suo e di chi lo ama me le farei.

Sulla pietà per i morti e il rispetto per anziani e malati non accettiamo lezioni dalla Repubblica nata a piazzale Loreto. Uno scempio, quello del ’45, che sembra peraltro sempre più popolare e apertamente rivendicato ogni anno che passa, man mano che l’antifascismo passa dalla tragedia alla farsa. E così si passa da Ferruccio Parri che condanna la “macelleria messicana” alla pignatta antifascista di Macerata. L’ignobiltà di questi riferimenti contempla, ovviamente, anche la necessità di differenziarsi da quello stile e da quell’immaginario. Evitando, per esempio, di fare un baccanale sulla tomba in allestimento di un anziano protagonista della Repubblica. Giusto, sacrosanto.

Meno giusto e meno sacrosanto è criminalizzare la critica politica a personaggi come Napolitano, che è non solo doverosa, ma deve anche essere feroce e spietata, così come feroce e spietata è stata anche la decennale protervia antinazionale e antisovranista di quest’uomo, che in una nazione normale sarebbe stato processato per alto tradimento. Ancora nei giorni scorsi, nel pieno delle consultazioni, indiscrezioni giornalistiche lo davano tra i principali ispiratori della conversione grillina alla Nato e alla Ue, in netta opposizione con ogni ipotesi di governo Salvini, a causa delle posizioni filo russe di quest’ultimo (perché si sa, si può stare con la Russia solo quando invade l’Ungheria).

Questo non solo si può, ma lo si deve dire, anche di fronte alla malattia o alla morte. Perché le sofferenze di un uomo vanno rispettate, ma almeno quelle lasciano ferite solo nel ristretto gruppo dei parenti o degli amici. Le ferite lasciate sul corpo di una nazione già prostrata e immiserita, invece, rischiano di uccidere un popolo.

Adriano Scianca

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7 comments

AntonioS 27 Aprile 2018 - 2:08

Un politico che nella sua carriera ha appoggiato la sanguinosa repressione della rivolta dei giovani ungheresi, ha tramato per il colpo di stato messo in atto dalle oligarchie finanziarie transanazionali nel suo paese, ha permesso che l’Italia partecipasse, anche se indirettamente, al saccheggio della Libia da parte francese e americana. E poi chissà cos’altro ancora. Il minimo che gli si può augurare è la morte in un letto d’ospedale a 93 anni. Avrei sperato in una fine peggiore per uno che ha sulla coscienza tutte queste infamie.

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Pietro 27 Aprile 2018 - 2:11

no comment

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Cesare 27 Aprile 2018 - 3:47

Napolitano,nel libro di Giole Magaldi di circa 5 anni fà dal titolo “Massoneria; società a responsabilità limitata”,risultava iscritto ad una loggia massonica oligarchica straniera già quando era presidente italiano(e Napolitano non ha querelato!!).Cioè colui che doveva difendere la sovranità della nazione secondo la costituzione, partecipava a incontri occulti con potentati stranieri.Questo si chiama alto tradimento e la pena prevista è dai 5 ai 10 anni di galera ed è cio’ che gli spetterebbe ma stà sempre sulla breccia a fare i moralozzi agli altri.
In aggiunta fu colui che spinse per attaccare la Libia(come i suoi amici occulti stranieri volevano) anche questo contro la costituzione che ripudia la guerra.E la distruzione della Libia ci è costata miliardi di entrate petrolifere perse oltre che una invasione di migranti.Bisognerebbe, considerando l’età, chiedergli almeno i danni e sequestrargli tutti i beni .

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rino 27 Aprile 2018 - 9:16

Il presidente sempre più emerdito.

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Raffo 27 Aprile 2018 - 11:29

Articolo perfetto e condivisibile,non ci resta che stare muti e silenziosi dunque………. terroristi, trafficanti, ignobili pedofili, sodomiti ermafroditi e altro sterco similare e cosa fa la polizia postale……indaga sulle presunte offese al reuccio………ma cosa pensate che gli italiani siano cretini …….che credano alle cazzate di monti , draghi e dei relativi servi piddini……. spero che i poveri poliziotti siano sotto ordine e giogo della magistratura piddina e sinistra…… altrimenti siamo proprio alla canna del gas……..io,in ogni caso, parole non ne spreco per cotal signore…..ho appena mangiato e non vorrei soffrire di reflussi e rigurgiti.

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Black Bart 28 Aprile 2018 - 2:07

Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire chi è G.Napolitano,sono contento che si sia ripreso così si renderà conto di quanto è amato dal popolo.

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paolo 28 Aprile 2018 - 11:21

quoto fino all’ultima parola come fosse oro e come se l’avessi detta io.
anzi,l’autore è stato anche gentile…
io gli avrei detto di peggio.

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