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L’ex assessore di sinistra che voleva essere minacciata da CasaPound per farsi pubblicità

by Davide Di Stefano
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Gorizia, 8 mar – Ilaria Cecot è una ex “assessora” provinciale di Gorizia di Sinistra e Libertà. Da mesi racconta di essere vittima degli “haters xenofobi” sui social e di ricevere “insulti sessisti”. Un accanimento tale da essere finita addirittura in ospedale, come racconta in una intervista rilasciata a Repubblica il 28 febbraio scorso. Stando al suo racconto un tale accanimento sarebbe giustificato dal suo impegno “pro migranti” e dalla relazione iniziata a fine 2017 con il sindaco leghista di Fogliano Redipuglia, Antonio Calligaris. Insomma la povera Ilaria Cecot avrebbe preso “botte” a destra e a manca, da chi la definiva “comunista profughista” per il suo impegno pro migranti e poi da chi le ha rinfacciato la sua relazione con il “razzista” Calligaris.

Sbugiardata da un blog

La realtà però sembra essere ben diversa. Come racconta Christian Zuttioni, sul suo blog satirico “Il Medio”, la Cecot sarebbe affetta da una “patologia che porta le persone che ne sono affette a cercare di passare per martiri nel tentativo di oscurare la propria pochezza”. Il caso più eclatante fa riferimento alle elezioni comunali di Gorizia del 2017, quando la Cecot sarebbe arrivata a pregare il suo amico “fascio” Christian Zuttioni, chiedendogli di intercedere con CasaPound per farsi minacciare e ottenere così un po’ di pubblicità. Dopo tre anni da assessore provinciale infatti, la Cecot era stata scaricata dal centrosinistra e non aveva ottenuto una candidatura in lista al Consiglio Comunale. Fu così costretta a ripiegare su una sua candidatura indipendente da sindaco che si rivelò un disastro: appena l’1,6% dei voti.

“Fammi minacciare da CasaPound”

Ma prima la Cecot le aveva provate davvero tutte. Scrive Zuttioni sul suo blog: “Voleva che chiedessi ai ragazzi di CasaPound di stendere uno striscione sotto casa sua“. Sul Medio vengono pubblicati anche gli screenshot della richiesta della Cecot. “Ho avuto un’idea, devi convincere quelli di CasaPound a mettere uno striscione sotto casa mia. Una cosa tipo ‘CECOT VA A CASA’. Così passerei per l’assessore di sinistra presa di mira dai fasci“. L’obiettivo dichiarato dell’ex esponente di Sinistra e Libertà era quello di obbligare la stampa locale a parlare di lei, “così mi dovranno pubblicare per forza”. Secca fu la risposta di Zuttioni: “Dubito che quelli di Cpi si prestino”.

La Cecot arriva poi addirittura ad ipotizzare di candidarsi con CasaPound pur di spuntare una candidatura. “Sono disperata, sono rimasta col cerino in mano. Se me lo chiedessero mi candiderei anche con CasaPound”. Un personaggio, la Cecot, disposta a qualsiasi cosa in cambio di un briciolo di visibilità o della speranza di una poltrona. Su Repubblica, dove la fanno passare per un’eroina anti sessista, cita tra i suoi “haters” anche Sergio Marini, animatore del periodico satirico “La Serpentade“. Sempre Zuttioni sul Medio spiega come in passato la stessa Cecot abbia fatto pressioni per far pubblicare proprio sulla Serpentade storie di rapporti intimi dei suoi avversari politici al fine di screditarli. Una mitomane pericolosa e senza scrupoli. Questa sarebbe la vera storia di Ilaria Cecot, altro che “eroina dell’anti sessismo”.

Gli screenshot che sbugiardano la Cecot

Davide Di Stefano

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2 comments

Raffo 8 Marzo 2019 - 10:17

Per caso è parente di quel comunistoide ipocrita di formigli,il paladino dei negroidi africani spacciatori e stupratori………questa sinistra sembra pure peggio.

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Massimiliano Cioni 9 Marzo 2019 - 2:14

Sono tutti uguali.

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