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Aumenta il reddito pro capite. Ma cresce pure il gap tra poveri e ricchi

by La Redazione
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Roma, 13 mag – Il reddito procapite medio degli italiani nel 2017 aumenta per il quarto anno consecutivo arrivando a 22.226 euro. Per la prima volta negli ultimi novr anni, riesce a superare di 72 euro il picco del 2008 (prima cioè della crisi economica globale).
Nel dettaglio, dividendo l’importo per i 12 stipendi annuali si tratta di sei euro al mese. I dati sono stati diffusi dal ministero dell’Economia, grazie alle tabelle contenute nel Def.
Gli indicatori di benessere mostrano un reddito medio disponibile aggiustato procapite nel 2008 pari a 22.154 euro. Con l’arrivo della crisi si è registrata una riduzione, nei cinque anni successivi, che ha portato i redditi a scendere fino a 21.179 euro, segnando una riduzione del 4,4%. Dall’anno successivo, il 2014, inizia la lenta risalita che prosegue fino al 2017.
Per l’anno in corso le stime sono ottimistiche: si parla di un incremento annuo di ben 619 euro, che dovrebbe portare il totale a 22.845 euro e, in solo quattro anni, si prevede un aumento di ben 2.359 euro che dovrebbero far salire il totale a 24.585 euro. In particolare il reddito medio disponibile passerebbe da 22.226 euro del 2017, a 22.845 euro del 2018, a 23.378 euro del 2019, a 23.996 del 2020, a 24.585 euro del 2021.

Un dato preoccupanti, invece, è quello che emerge dall’indice di disuguaglianza del reddito disponibile. Nel dossier parlamentare, che accompagna il Documento di economia e finanza, si sottolinea che negli ultimi anni la distanza tra poveri e ricchi è andata aumentando, raggiungendo il livello massimo nel 2017.

Secondo la tabella che prende in considerazione il periodo 2005-2017 il livello minimo è stato raggiunto nel 2007 (5,2); mentre lo scorso anno è stato registrato il punto massimo (6,4). Nel documento si evidenzia, inoltre, che ”la disuguaglianza assume maggiore rilievo al Sud”. Le previsioni per il periodo 2018-2021 mostrano un miglioramento rispetto al 2017, con un valore che dovrebbe attestarsi a 6,2 nel triennio 2019-2021.

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Raffo 13 Maggio 2018 - 11:22

Aumentano il conto in banca i soliti noti……
…..casta,burocrati, amici degli amici che contano,banchieri,parassiti europei,politici e zoccole varie……….e tutti coloro,magistrati in primis, che lo stipendio se lo fanno e se lo difendono a suon di leggi e leggine subdole e infami…………al contrario chi produce,chi crea,chi fa,chi aggiusta,chi costruisce, chi progetta…………tutti questi pagano le tasse per mantenere lo sterco che ci comanda e tratta come sudditi e schiavi………auguroni.

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