Bergamo, 18 lug – Tutti sull’attenti: ad Almenno San Bartolomeo, provincia di Bergamo, il campo estivo per bimbi di tutte le età lo tengono gli alpini. Un programma di sport, esercitazioni, bivacchi, sveglia alle sette puntuali, rito dell’alza e ammainabandiera, ma anche lezioni di pronto soccorso e i primi fondamentali di Protezione civile; la cena sotto il tendone, il falò la sera e alle 23 di nuovo in branda. Quest’anno il campo ha visto la partecipazione di 300 ragazzi dalla terza elementare alla terza media per due settimane, su due turni.
Ricominciare dai più piccoli
«Ci siamo domandati – così si legge sul sito del Gruppo Alpini di Almenno San Bartolomeo – cosa succederà alla nostra organizzazione quando non avremo più le risorse umane in grado di reggere la struttura operativa della Protezione Civile e dei Gruppi Alpini. La leva militare non c’è più, la società fin quando procede su questi valori di consumismo e di esaltazione dell’immagine ma fondamentalmente di poca sostanza, non produrrà ricambi, gli oratori, nel passato, grandi fucine di ragazzi impegnati, oggi cedono il passo alle polisportive, belle associazioni efficienti ma troppo competitive e altamente negative per chi rimane indietro e non tiene il passo». Da qui è venuta l’idea del «Campo Scuola Giovani Alpini e ricominciare dai più piccoli, dalle generazioni pronte ad assorbire i nostri valori per formare i futuri volontari della Protezione Civile Alpini. Così pensando abbiamo seguito il nostro istinto, il nostro modo di vedere le cose, il nostro modo di amare, la nostra cultura e le nostre tradizioni».
Senso del dovere, rispetto e comunità
Il campo prevede che i piccoli ospiti «non vivano l’esperienza come un semplice weekend in tenda o fruitori di un servizio turistico, ma come protagonisti di un’avventura vissuta in una comunità di coetanei». Un luogo dove imparare il senso del dovere e del rispetto delle regole e formarli alle più semplici nozioni di Protezione Civile e di Pronto Soccorso. Una proposta fondata su valori “nostrani” «nella quale il culto delle cose “alla moda” è sostituito dalle esigenze pratiche della vita di tutti i giorni», dove «la squadra, formata da 12/13 ragazzi, diventa la comunità di riferimento». E cosa succede se i pargoli si fanno male? C’è un Pronto Soccorso da campo della sezione di Bergamo degli Alpini, la Croce Azzurra e attiva 24 ore su 24 e i medici volontari della clinica Humanitas Gavazzeni. I genitori di queste penne nere in erba possono stare tranquili.
Cristina Gauri
1 commento
[…] Bergamo, piccoli alpini crescono al campo scuola delle penne nere proviene da Il Primato […]