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Bonetti (Pari opportunità) apre a adozioni gay: “Vedremo in Parlamento” (Video)

by Ilaria Paoletti
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Elena Bonetti ad Agorà

Roma, 24 ott – Elena Bonetti è ministro delle Pari opportunità per il governo Conte bis da poco più di un mese ma ha già le idee chiare. Questa mattina era ospite ad Agorà, la trasmissione di Rai 3 condotta da Serena Bortone dove ha fatto capire chiaramente di essere aperta all’eventualità delle adozioni per le coppie gay.

La Bonetti, dal Pd a Italia Viva

La Bonetti, eletta con il Partito Democratico e adesso confluita in Italia Viva di Matteo Renzi, sin dalle primissime ore del suo mandato ha messo in chiaro il suo manifesto programmatico in molti modi simile a quanto già propagandato da Monica Cirinnà: apertura alle teorie gender e allo ius culturae.

“Dobbiamo garantire diritti a tutti”

“In virtù delle diversità dobbiamo garantire diritti a tutti, diritti universali che si fondono laddove c’è un riconoscimento dove siamo tutti diversi” dichiara la Bonetti. La Bortone incalza e le chiede un parere sull’adozione per i single e per le coppie gay? “E’ un argomento che se vorrà essere affrontato andrà fatto con estrema attenzione per tutte le sensibilità. Io auspico che questi dibattiti, che riguardano la vita dei bambini in primo luogo, vengano fatti con attenzione nei confronti di tutte le implicazioni”. La Bonetti, cattolica di ferro ma con uno sguardo estremamente proiettato verso il mondo Lgbt, è una laureata in matematica e non manca di ricordarlo: “Sono un po’ una matematica in questo. Le ipotesi le fissiamo, le ipotesi di questo teorema sono le priorità, l’attenzione, la cura di tutti i bambini. Come ministro non sono pregiudizialmente contro a nulla che possa garantire il bene delle persone e il bene dei giovani. Ho un’idea mia personale sulle adozioni per gli omosessuali, che si confronterà in Parlamento. Se c’è un bimbo a quel bimbo va garantito il diritto alla cura, all’accoglimento, e in quel caso c’è una responsabilità genitoriale che va esercitata”.

Proprio oggi la Commissione giustizia della Camera ha avviato il percorso legislativo della proposta di legge contro l’omotransfobia portata avanti da Alessandro De Zan e da Alessandra Maiorino – sì, quella delle bestemmie sui social network (poi ritrattate). E tra Cirinnà che dicono “Dio patria famiglia che m….da”, presunti bestemmiatori ed ex capi scout, ora ministri, che tendono la mano al movimento Lgbt le famiglie italiane sono in ottime mani.

Ilaria Paoletti

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Cesare 24 Ottobre 2019 - 10:55

I diritti individuali sono già garantiti dalle leggi vigenti a tutti i cittadini.I diritti collettivi ad un lavoro pagato il giusto, alla salute e alla sovranità del cittadino non sono garantiti a nessuno.Questo accento continuo sui diritti a categorie presunte da proteggere serve ai politici per fare mostra di umanità generica mentre il popolo e’ alla fame e i problemi sono ben altri. Serve anche ai poteri occulti di cui i politici sono i burattini per farci credere che come individui abbiamo grandi diritti che nella realtà puoi far valere solo se hai denaro.Nel frattempo smantellano i diritti collettivi del cittadino con precarizzazione e deregolamentazione del lavoro, privatizzazione sempre maggiore di scuola e sanità che diventano unicamente fonte di profitto e non di crescita culturale e di benessere fisico,etc. etc
In questa dittatura finanziaria si vuole un individuo senza identità nazionale, famigliare, religiosa e sessuale ma solo un consumatore e i diritti saranno solo per chi se gli potra permettere. Aveva ragione alla grande il Duce a chiamarle demoplutocrazie; queste già nel 1936 gli avevano dichiarato guerra con le sanzioni in quanto lui si era liberato dalla usura straniera con la nazionalizzazione della Banca d’Italia(oggi in mani straniere private)e la creazione delle banche e società pubbliche.Per il Duce contava solo lo stato che doveva generare benessere per tutti e doveva controllare e gestire la finanza per favorire tutto il popolo, da cui lui stesso proveniva essendo foglio di un fabbro.

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Commodo 24 Ottobre 2019 - 11:46

“A Berlino ci son stato, con Bonetti! E un po’ triste e molto grande! Ma ora basta! Mi son rotto! Torno a casa! Mi rimetterò in mutande…” Cosa c’è nel “partito” RENZISTA?… C’ è tutto che non va!!! Dal “tramaglino/cialtronio” fondatore, simpatico all’ elettorato come la rogna nell’ inguine, fino al “logo” su cui, (eventualmente!!!) , farci la croce sopra. Logo preso in “prestito” da un’ azienda produttrice di carta igienica. Nonostante il “brain storming” di tonio cialtronio per darsi un “simbolo” , il risultato, con ogni evidenza, e’ una CIOFECA! Cara “lupetta” Bonetti, .goditela fin che puoi con i tuoi protetti sessualmente deviati! Alle prossime elezioni, piuttosto che votare per renzo, è piu facile che diano il voto a CETTO LA QUALUNQUE!

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Sergio Pacillo 25 Ottobre 2019 - 8:04

E meno male che è da sempre vicina all’area cattolica…

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