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A caccia di bellezza: 10 musei sempre gratuiti da visitare

by La Redazione
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Roma, 4 mag – L’Italia è un paese fuori dal comune poiché inciampare in cultura e bellezza è prassi quotidiana, indipendentemente che si rimanga nella propria località o ci si sposti.

Già da tempo il ministero per i Beni e le attività cultura ha reso molti siti culturali più accessibili con le famose domeniche gratuite e la recente iniziativa della Settimana dei Musei, tuttavia gli italiani hanno sempre più voglia di scoprire liberamente il loro patrimonio.

Per fortuna esistono ancora in Italia luoghi di bellezza che non richiedono che mettiate mano al portafoglio.

Qui di seguito riportiamo 10 musei italiani sempre gratuiti. Da nord a sud si può scoprire la grande cultura italiana senza pagare un euro.

museo andrsen museiRoma, Museo Hendrik Christian Andersen. Nel quartiere Flaminio, poco distante da Ponte Matteotti. Il palazzo fu costruito tra il 1922 e il 25 su progetto dello stesso Andersen, noto scrittore e artista danese celebre per le sue favole. Un ambiente magico con soffitti a cassettoni, pavimenti alla veneziana ma soprattutto decine di meravigliose sculture in gesso, marmo e bronzo. Le opere, molto plastiche e raffinate, sono ospitate in due saloni-atelier. Presente anche una terrazza con tanto di vista sul Tevere

museo barracco museiRoma, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco. Nato dalla collezione del Senatore del Regno d’Italia Giovanni Barracco, il museo è una sublime raccolta di sculture del mondo antico: busti, bassorilievi, statue e steli. Il patrimonio raccolto fu così raccontato dallo stesso Barracco: “Ho constatato che non era più possibile studiare a fondo l’arte greca senza tenere conto delle correnti d’arte più antiche (Egitto e Asia) che hanno dato il primo impulso all’arte greca. Ho quindi immesso nella mia collezione qualche esemplare istruttivo di scultura egiziana, assira e cipriota.”

museo risorgimento milano museiMilano, Museo del Risorgimento. Nel settecentesco palazzo Moriggia di Brera, il museo del Risorgimento raccoglie notevole materiale storico tra dipinti, sculture, disegni, armi e cimeli. le collezioni illustrano il periodo della storia italiana compreso tra la prima campagna di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) e l’annessione di Roma al Regno d’Italia (1870). Qui sono esposti i cimeli dell’incoronazione di Napoleone in Italia (il manto verde e argento e le preziose insegne regali), lo stendardo della Legione Lombarda Cacciatori a cavallo e il primo Tricolore italiano.

museo di stefano museiMilano, Casa Museo Boschi Di Stefano. In via Giorgio Jan n. 15, la casa abitata un tempo dai coniugi ospita una selezione di circa trecento opere delle oltre duemila della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974. Un ambiente magico con testimonianze eccezionali della storia dell’arte italiana del novecento. Severini, Boccioni, Funi, Marussig, Tozzi, Carrà, Casorati, Sironi, Martini ecc. tra mobilio originale di grandissimo pregio ed eleganza.

museo ustica museiBologna, Museo per la memoria di Ustica. Esperienza toccante e particolarmente intensa. L’installazione è pensata per non dimenticare una delle tragedie collettive più discusse della storia italiana. Intorno ai resti dilaniati del DC9 sono disposte alcune casse coperte da drappi neri contenenti le decine di oggetti personali appartenuti alle 81 vittime del disastro aereo. Ai video consultabili si è aggiunto dal 13 febbraio 2015 anche il documentario Il missile francese.

orario santa cecilia museiBologna, Oratorio di Santa Cecilia. Una testimonianza pittorica di notevole pregio nel cuore della zona universitaria. Un oratorio fuori dal tempo, un angolo di pace mistica che racchiude i grandi maestri della pittura bolognese, seppur dibattuti nelle attribuzioni. Gli affreschi sulla vita della santa dividono rispettivamente in cinque parti ogni lato maggiore della chiesa. All’Aspertini sono attribuite senza ombra di dubbio la quinta e la sesta scena, per le restanti si fa il nome del Chiodarolo ma si avanza pure quello del Tamaroccio e del Bagnacavallo.

cenacolo del sarto museiFirenze, Cenacolo di Andrea del Sarto. Un gioiello sorto in un antico convento dei Vallombrosani intitolato a San Salvi. Si tratta d’un immenso affresco raffigurante l’Ultima Cena, dipinto nel refettorio, opera di Andrea del Sarto. Un capolavoro eccelso della pittura rinascimentale. Negli altri locali del convento sono collocati dipinti della prima metà del Cinquecento. Da non perdere le opere di Pontormo, Franciabigio, Raffaellino del Garbo, Giuliano Bugiardini e Bachiacca, oltre al Monumento funebre a San Giovanni Gualberto, di Benedetto da Rovezzano rimasto incompiuto.

farmacia santa maria novella museiFirenze, La Farmacia di Santa Maria Novella. l’Officina profumo-farmaceutica di S. Maria Novella o Antica Spezieria di S. Maria Novella, parte dell’omonimo convento, è la farmacia storica più antica di tutta Europa, attiva da quasi 4 secoli. Oggi diventata profumeria ed erboristeria, è un ambiente ricco di fascino che merita sicuramente un’occhiata attenta. Qui si trova una cospicua collezione di materiale scientifico tra arredi antichi e pregiati vasi da farmacia datati dal ‘600 al Novecento.

antiquarium aequano museiNapoli, Antiquarium aequano silio italico. Oltre 200 reperti archeologici risalenti dal vii sec. a.C. all’età romana conservati nel monumentale Palazzo Municipale. La storia della Napoli antica raccontata da figure colorate, bronzi etruschi, ceramiche corinzie e ioniche. Molti interessanti i reperti tipici del banchetto e del corredo funebre etrusco come calderoni in bronzo, situle e una “pizzipapera”, ovvero un vaso modellato come un becco di anatra.

castel dell'ovo museiNapoli, Castel dell’Ovo. Meraviglioso castello sull’antico isolotto di Megaride. La rocca più antica di Napoli deve il suo nome ad una leggenda secondo la quale il poeta Virgilio avrebbe posizionato nelle segrete un uovo capace di mantenere per sempre in piedi la struttura. Gratuitamente si possono scoprire cannoni spagnoli, torri normanne, le colonne della villa romana di Lucullo e godere del paesaggio del Golfo di Napoli.

Alberto Tosi

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1 commento

Anonimo 4 Maggio 2019 - 5:33

Andersen, lo scrittore di favole, non c’entra nulla con il museo Andersen.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Hendrik_Christian_Andersen

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