Tropea, 25 lug – “Non accettiamo gay e animali, mi scuso se posso sembrare troglodita”, è il messaggio WhatsApp recapitato da un gestore di una casa vacanze a Santa Maria di Ricadi, vicino a Tropea, ad un coppia di omosessuali napoletani. Su Facebook lo stesso albergatore si era espresso così, commentando la notizia di un matrimonio tra tre uomini in Colombia: “Adesso ditemi che sono ‘omofobo’.. ma a breve non ci sarà più la famiglia… ci sarà l’ammucchiata. Fucilazione subito!!!”. Come riportato da Repubblica, il gestore della struttura ricettiva calabrese si è poi scusato: “Ho risposto mentre guidavo, non volevo offendere nessuno”. Precisando che: “Siamo cattolici, cristiani, praticanti quindi (..) preferiamo mantenere la nostra fede. Per noi il concetto di famiglia è quello lì”.
Nel frattempo però Booking.com ha sospeso le prenotazioni per la casa vacanze che ha rifiutato la coppia gay e l’Associazione Albergatori Tropeani ha espresso pubblicamente biasimo “per cotanta inciviltà”, prendendo una netta distanza rispetto a qualsiasi atteggiamento omofobo. “Fosse stato un nostro associato – ha comunicato l’Associazione – l’avremmo immediatamente espulso, sanzione che auspichiamo venga immediatamente adottata dalla piattaforma attraverso la quale è stata inoltrata la prenotazione”.
Detto fatto, Booking ha intanto sospeso la casa vacanze dal proprio sito di prenotazioni e l’Arcigay di Napoli, che ha raccolto la testimonianza dei due gay, ha rilanciato chiedendo anche “l’esclusione della casa vacanza.. da tutti i siti di prenotazione turistica che non vogliano, nel 2017, rinnovare logiche commerciali razziste e antidemocratiche”. Auspicando inoltre “un intervento deciso da parte del Comune, della regione Calabria e delle autorità predisposte alla vigilanza e al contrasto alle discriminazioni”.
Alessandro Della Guglia