Roma, 13 lug – Il Pd se la prende con la cultura. Soprattutto se è cultura ad esso indigesta, contrastante un minimo con la sua volontà di assoluto dominio nel panorama italiano. La nota del partito, riportata da Abruzzoweb, si concentra ora contro “L’Aquila Città del libro”, il festival letterario che si terrà nel capoluogo dal 28 al 30 luglio. Troppa dissidenza, ma anche troppo pensiero non conforme o anche semplicemente libero, a dare fastidio alle coronarie dei quartieri alti del Nazareno.
Il Pd che attacca la fiera de L’Aquila è “il solito”, e odia la cultura
Proprio così, il Pd odia la cultura, ma si spaccia come promotore della stessa. Per non parlare della solita aura di presunta superiorità morale di cui si fregia praticamente da sempre, anche nelle sue versioni progenitrici. Per i signorotti dem, il festival dell’Aquila è “una passerella di esponenti di estrema destra”. Il che rappresenta già di per sé una bella ignoranza in materia, mettendo nel calderone confuso della “estrema destra” personaggi governativi o addirittura completamente distanti, per non parlare di visioni sociali ed economiche spesso agli antipodi. Il sottoscritto parteciperà alla fiera e terrà una conferenza. Anche Corrado Ocone – per fare un esempio – parteciperà alla fiera, tenendo una conferenza. Ma tra chi scrive e il collega summenzionato vigono differenze enormi, soprattutto sull’idea economica della società e su approcci liberali che non sono condivisi. Dunque il pasticciaccio ignorante dei presunti democratici si commenta da solo, anche se si potrebbero fare tanti esempi per sbugiardarlo.
Ignoranti che si spacciano per colti
Questo sono sempre stati i progressisti. Affermano di ascoltare la scienza e di esserne portavoce, poi straparlano sui cambiamenti climatici senza ascoltare la netta maggioranza degli scienziati, cianciano di famiglie omosessuali che sarebbero addirittura in grado di procreare e di identità sessuali per hobby, mutabili più o meno come ci si sveglia la mattina. Affermano di rappresentare la cultura e poi si scagliano contro una fiera che la promuove e la incita. Perché si commenta da sola anche la frase secondo cui L’Aquila “non merita di sopportare tanto vergognoso disonore in nome della volontà politica di Giorgia Meloni di imporre una narrazione tossica al paese”. Dove la narrazione tossica, ovviamente, è sempre quella che non piace ai signorotti nazareniani.
Stelio Fergola
3 comments
Non ignoranti che si spacciano colti….ma lupi travestiti da agnelli che è peggio…
[…] Oggi Fergola scrive sul Primato nazionale in risposta al comunicato del Partito Democratico aquilano di ieri: “il Pd odia la cultura, ma si spaccia come promotore della stessa. Per non parlare della solita aura di presunta superiorità morale di cui si fregia praticamente da sempre, anche nelle sue versioni progenitrici. Per i signorotti dem, il festival dell’Aquila è “una passerella di esponenti di estrema destra”. Il che rappresenta già di per sé una bella ignoranza in materia, mettendo nel calderone confuso della “estrema destra” personaggi governativi o addirittura completamente distanti, per non parlare di visioni sociali ed economiche spesso agli antipodi. Il sottoscritto parteciperà alla fiera e terrà una conferenza. Anche Corrado Ocone – per fare un esempio – parteciperà alla fiera, tenendo una conferenza. Ma tra chi scrive e il collega summenzionato vigono differenze enormi, soprattutto sull’idea economica della società e su approcci liberali che non sono condivisi. Dunque il pasticciaccio ignorante dei presunti democratici si commenta da solo, anche se si potrebbero fare tanti esempi per sbugiardarlo”. […]
[…] qualche settimana fa. Ed è una fiera importante, che radunerà intellettuali e uomini di cultura, a dispetto di futili polemiche, provenienti anche da percorsi di formazione politica molto diversi. Pubblichiamo il comunicato […]