Roma, 2 feb – Contro il globalismo. L’Europa tra crisi migratoria e resistenza identitaria, è l’ultimo libro di Tommaso Indelli, pubblicato da Passaggio al Bosco Edizioni. Il tema è “sempreverde” in questa disgraziata epoca ma si avvertiva la necessità di un “rilancio culturale” nel merito.
Contro il globalismo: sinossi dell’opera
In un mondo globalizzato, permeato da modelli culturali e comportamentali massificati e massificanti, in cui l’unico fine della Storia sembra essere rappresentato dall’utopia panmixista – mescolanza di culture – emerge sempre più la necessità etica e politica di un sano “differenzialismo”, di una forma mentis non conforme agli imperativi del nostro tempo.
Pertanto, a questa contemporaneità bisognerebbe contrapporre la difesa – morale e intellettuale – della “forma” dell’Europa, così come si è articolata nel corso della sua storia secolare. All’homo oeconomicus, il cui unico motore trainante è l’appagamento delle voluttà, bisognerebbe contrapporre – con audace azione pedagogica – l’homo ethnicus, portatore di una sua specifica tradizione e di un patrimonio culturale generazionale, spesso millenario, consolidato e radicato su un determinato territorio.
Mai come oggi, in tali drammatici frangenti, è in gioco l’esistenza del nostro sistema di vita, non solo nella sua strutturazione ideologica, estetica e sentimentale, ma anche nella sua esistenza concreta.
Mai fermarsi
Pur in un’ottica ormai tendenzialmente pessimista, si avverte il bisogno costante di sottolineare come il vecchio continente stia precipitando verso il baratro per non lasciare la questione come “scontata” o peggio ancora “rassegnata”. Ecco perché libri come questi assumono un significato particolare ed ecco perché, anche per noi, Contro il globalismo sarà una lettura obbligatoria, certamente in grado di ispirare le nostre future analisi sul tema. Nelle librerie e – ci permettiamo di aggiungere – da non perdere.