Roma, 14 mar – Green pass  praticamente abolito o ridotto ai minimi termini in Francia, Gran Bretagna, Germania. Pure dove il certificato esisterà ancora, non sarà più necessario esibirlo per quasi tutti i luoghi al chiuso. E noi? Si resta al palo del certificato verde, possibilmente eterno, anche in primavera.

Green pass via ovunque, tranne da noi

Lo aveva già fatto la Gran Bretagna a gennaio, quando le restrizioni e il green pass erano state dismesse alla fine del mese. Un “liberi tutti” attuato con largo anticipo da Londra, che tornava già a un’esistenza praticamente normale. In Francia, nei luoghi al chiuso, il certificato verde non sarà più esibito: dai cinema, ai teatri, ai ristoranti. Come riporta Rainews, ovviamente anche i luoghi all’aperto non necessitano, da oggi, della certificazione verde. Che sarà invece ancora necessaria per ospedali e case di riposo, come riporta il sito francese LaDepeche. In Germania invece, gran parte delle restrizioni stanno completando le tre fasi dell’eliminazione, che saranno chiuse il 20 marzo. Da noi che succede?

Certificato eterno?

Dal Dpcm del 2 marzo, ignorato da tutti, non si evince alcuna chiarezza circa la fine del green pass. Nel frattempo, lo stato di emergenza finisce il 31 marzo, ma nonostante questo il certificato perdurerà e verrà pure rinnovato. Insomma esisterà ancora, ma non solo: mentre in gran parte del resto d’Europa aprile sarà un mese “libero”, in Italia  si parla solo di “alcune” restrizioni che saranno rimosse, come ad esempio per i locali all’aperto. Ma che senso ha rimuovere lo stato di emergenza se le restrizioni continueranno pur parzialmente a sussistere? Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa afferma a Radio 24 , riportato da Adnkronos, che è “ragionevole pensare che a fine maggio nel nostro Paese il green pass non sarà più richiesto. Questo è un obiettivo del Governo”, ma che “lo strumento rimane lì qualora ci fosse la necessità di affrontare la situazione”. Speranze per il futuro? Da maggio, in “una seconda fase nel mese  dove si arriverà a un ulteriore allentamento”. E la libertà? Forse, in estate. Con mesi di ritardo rispetto al resto d’Europa.

Stelio Fergola

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