Roma, 10 mar – Carlo De Benedetti rilancia la patrimoniale, ovvero un cavallo di battaglia della sinistra itlaiana. Il tutto si intreccia con Elly Schlein eletta segretario del Pd e alle sue uscite sulla “progressività” che lasciano trasparire le solite tendenze.
De Benedetti e la patrimoniale (che lui paga in Svizzera)
De Benedetti parla della patrimoniale nel corso della trasmissione PiazzaPulita su La7, rispondendo così al conduttore Corrado Formigli: “Assolutamente, da sempre sono favorevole alla patrimoniale. L’ho dichiarato da 10 anni. Lo dichiaravo quando ero vicepresidente di Confindustria, si immagini. In Svizzera la pago: 0,9% sul mio patrimonio comprensivo di tutto”. Appunto, in Svizzera. L’imprenditore magnate della sinistra italiana, insomma, parla contribuendo all’erario altrui e non certamente a quello nazionale.
Una vita a sinistra
Carlo De Benedetti e la sinistra italiana viaggiano di pari passo, per non dire che percorrono gli stessi sentieri. Ultimamente, l’imprenditore si era scagliato in modo violentissimo contro il centrodestra poco prima delle elezioni del 25 settembre, invocando addirittura una sorta di Cln contro l’eventuale vittoria della coalizione guidata da Giorgia Meloni. La destra andava “fermata”, diceva De Benedetti, con una “logica da Cln”. “Nel Comitato di liberazione nazionale c’erano tutti, comunisti e monarchici, azionisti e cattolici: perché bisognava combattere un nemico comune, Mussolini”, aveva sentenziato.
Alberto Celletti
1 commento
Ma certo, questo personaggio lucra sulla casa che devi abbandonare rifilandoti pure un remunerativo (per lui), vitalizio da spendersi in qualche “raccomandato” carcere senza sbarre per anziani. Ogni sistema vigente è per lui buono ma perfezionabile.