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Eni punta all'atomo ed entra nel progetto della fusione nucleare

by La Redazione
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Roma, 9 mar – Pulita, senza emissioni, potenzialmente inesauribile. E capace di garantire energia in maniera costante, senza sottostare ai capricci del tempo come accade per le rinnovabili classiche. Parliamo della fusione nucleare, la nuova frontiera tecnologica nel campo dello sfruttamento dell’atomo.
Nonostante l’Italia abbia scelto di dire no a questa fonte di energia, le nostre aziende sono da sempre attive nell’ambito. Ultima in ordine di tempo Eni, che ha appena siglato un accordo da 50 milioni di dollari con Commonwealth fusion systems e il Massachusetts institute of technology (del quale Cfs è uno spin-off) per contribuire allo sviluppo del primo impianto che produrrà energia da fusione nucleare.
L’obiettivo del progetto è quello di arrivare alla produzione di energia entro i prossimi 15 anni. Oltre ad una quota del consorzio, Eni entrerà nel consiglio di amministrazione e potrà dare il proprio contributo anche in termini di risorse e know how industriale. E non solo per quanto riguarda la fusione: la collaborazione si estenderà anche sui programmi di ricerca sulla fisica del plasma, sulle tecnologie dei reattori a fusione e sulle tecnologie degli elettromagneti di nuova generazione.
Leggi anche – Supercomputer: Eni porta l’Italia all’avanguardia nel mondo
L’accordo, spiega una nota della società, si inserisce “nella strategia di decarbonizzazione di Eni e rappresenta la volontà di rafforzare le partnership di ricerca nel settore energetico”. “Eni – aggiunge l’amministratore delegato Claudio Descalzi – compie un notevole passo avanti verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative con un sempre minor impatto ambientale. La fusione nucleare è la vera fonte energetica del futuro, poiché completamente sostenibile, non rilascia né emissioni né scarti, ed è potenzialmente inesauribile. Un traguardo che noi di Eni siamo sempre più determinati a raggiungere in tempi brevi”.

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Raffo 11 Marzo 2018 - 10:24

Articolo di grande ottimismo sia tecnico che temporale……….forse per vedere qualcosa in funzione non basteranno 20 anni ma giustamente l’ottimismo è il sale della vita e la fusione nucleare sarebbe nuova vita e nuova ricchezza per tutto il pianeta…..
……….chimicamente con i materiali saremmo a buon punto, fisicamente e matematicamente i calcoli e i progetti ci sono……..controllare e soprattutto convogliare l’energia prodotta resta un tema scottante…….. Nel frattempo russi e cinesi sono già in fase di costruzione di centrali nucleari di terza generazione, con un abbattimento di scorie radioattive incredibile poiché la fissione avviene con l’uso di poco materiale fissile…….nel contempo noi idioti italioti paghiamo un costo energetico fantascientifico poiché in nome dell’ignoranza e dell’oscurantismo dobbiamo difendere il nostro presunto iper
protetto territorio………..quello che non ci dicono è che abbiamo i confini nazionali che distano una folatina di vento da numerosi impianti a fissione nucleare……….gli ipocriti politicanti non vi dicono che se accadesse un disastro in Francia tutto il nord Italia sarebbe terra per sorci e lombrichi……… Auguri Italia.

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Tanto petrolio ma anche tanta energia verde: la rivoluzione di Eni 16 Marzo 2018 - 5:26

[…] da fusione, progetto nel quale la società fondata da Enrico Mattei è entrata pochi giorni fa con un investimento da 50 milioni di dollari per sviluppare il reattore che promette di ribaltare tutti di paradigmi energetici. Un’altra rivoluzione che Eni non […]

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antonio 3 Aprile 2018 - 2:21

VOGLIONO TIRARLA LUNGA PER NON RICONOSCERE DIRITTI SUL BREVETTO ITALIANO! COME CON L ILVA SPA DI TARNATO! GOVERNI KOMUNISTI LADRI FILO PAPALI!

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