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“Facebook ci chiude se pubblichiamo articoli su CasaPound”: la denuncia di Oggi Cronaca

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 17 set – “Facebook ci ha avvisato: se pubblichiamo ancora un articolo su Casa Pound, chiude la pagina di Oggi Cronaca!”. E’ il titolo, piuttosto emblematico, di un articolo pubblicato oggi sulla prima pagina del sito del quotidiano indipendente Oggi Cronaca e firmato dal direttore Angelo Bottiroli. “La censura – si legge nel pezzo – è arrivata pesante: ieri ci è arrivato un messaggio da Facebook che aveva come oggetto la seguente frase: ‘La tua pagina è a rischio di cancellazione?’. Era il risultato di un controllo che avevamo chiesto in seguito alla rimozione effettuata d’imperio dalla pagina Facebook del giornale del richiamo all’articolo in cui riportavamo che CasaPound aveva appeso a Tortona ed Alessandria due striscioni in cui ricordava l’impresa di D’Annunzio”.

Attacco alla libera informazione

Così la piattaforma social di Mark Zuckerberg sta iniziando a colpire anche i giornali liberi che semplicemente pubblicano articoli che parlano di CasaPound, senza tra l’altro commentarli in alcun modo. Dunque non si tratta soltanto di un’inaccettabile bavaglio pensato ad hoc per chi fa politica fuori dal coro politicamente corretto, Facebook ha deciso pure di tappare la bocca a chi ne riporta le iniziative. Dopo aver chiesto un controllo, auspicando in un errore del social, il quotidiano piemontese invece che il ripristino del post pubblicato ha ricevuto un messaggio in cui “Fb anziché ripristinare il post ci avvisa che le pagine sono a rischio di cancellazione. Non viene specificato come e quando ma è evidente che se la parola ‘CasaPound’ apparirà ancora su una pagina di Oggi Cronaca (anche solo sotto forma di articolo o di link all’articolo presumiamo) i nostri account e le nostre pagine prima verranno sospese mediante il blocco di nuovi post e poi saranno cancellate per sempre e non potremo più aprirne altre con gli stessi dati”.

Il diktat di una multinazionale

Siamo giunti dunque a un livello di censura sempre più allarmante. “Nostro malgrado – scrive ancora il direttore del quotidiano – è un rischio che non possiamo correre. Quasi la metà dei 300 mila lettori al mese di Oggi Cronaca legge gli articoli solo attraverso FB senza passare dall’Home page. Vede l’articolo sulla pagina FB o su qualche gruppo e ci clicca sopra venendo indirizzato direttamente all’interno dell’articolo. Abbiamo quasi 20 mila lik e perderli non sarebbe bello. Per questo anche se non siamo d’accordo, nostro malgrado siamo costretti a rispettare il Diktat di Facebook, quindi non nomineremo più la Parola CasaPound sulle pagine FB di Oggi Cronaca”.

Giornali liberi

Un diktat di una multinazionale americana che impedisce a un giornale italiano di riportare delle notizie. “Tuttavia – precisa il direttore di Oggi Cronaca – come scriviamo in alto sulla nostra home page, noi siamo un giornale libero e siccome certe imposizioni cozzano contro quello che per noi è il libero pensiero, la libertà di opinione e soprattutto la democrazia, CONTINUEREMO A PUBBLICARE ARTICOLI CHE RIGUARDANO CASAPOUND solo sul sito di Oggi Cronaca, senza però condividerli sulle pagine FB del giornale. Il dominio di Oggi Cronaca è nostro, qui siamo a casa nostra e, come FB può fare ciò che vuole a casa sua, sul sito del giornale noi possiamo fare ciò che vogliamo”.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

maurizio avellino 17 Settembre 2019 - 8:07

il mio account e’ stato chiuso dopo che ho pagato una campagna pubblicitaria contro la chiusura di casapound su facebook non vi dico altro , non sono militante ho sempre votato forza italia ma non mi stava bene …
ah si mi hanno mandato un conto da 3,5 dollari da saldare per la campagna dopo che me l’hanno rimossa quando c’era solo un logo che aveva casapound in piccolo e scritto contro ogni censura …
gli ho detto di andare a fanculo …
m’hanno chiuso l’account
🙂

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rino 18 Settembre 2019 - 9:12

È suonata la sveglia!!

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David 18 Settembre 2019 - 8:06

facebook non è la piazza sotto casa, ma un’azienda privata di cui firmi ed accetti le clausole.
Ancora non capisco da dove nasca questa polemica sterile di CasaPound e friends.

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