Suzuka, 7 ott – Su Instagram e Facebook gira un meme molto divertente che rappresenta le reazioni dei tifosi Ferrari durante un week end tipo: le FP1 da paura e la gara un disastro. Bene, a Suzuka è stata una Waterloo fin dal venerdì. Ma far uscire le Ferrari con gomme intermedie quando stanno cadendo sì e no due gocce d’acqua? Passi anche quello. Aggiungici una buona dose di sfortuna ed ecco un riassunto del GP del Giappone.
Allo spegnersi dei semafori, Sebastian Vettel trova lo spunto per superare le due Toro Rosso e portarsi alle spalle dei primi. Hamilton, come al solito, prende le redini della gara mentre Verstappen sembra interessato solo a tenere a bada Kimi Raikkonen. Il finlandese è a rischio uscita di pista per riuscire a contenere l’attacco dell’olandese. Alla curva Spoon Vettel è vicinissimo a Verstappen. L’olandese, come ormai siamo avvezzi a vedere, chiude pericolosamente le porte in faccia al ferrarista. La rossa viene danneggiata e si gira. Vettel riparte furibondo in 19esima posizione e deve addirittura fermarsi ai box. In pochi giri Vettel recupera terreno e si porta a ridosso della zona punti. Stessa rimonta la compie Ricciardo che, partito 15esimo, passa Gasly e si porta in sesta posizione. La rimonta di Vettel continua inesorabile e giunge in zona punti all’altezza del giro 31. Tra l’altro, Hamilton spinge come un dannato e Bottas lo segue a ruota coprendogli le spalle da possibili attacchi. Leclerc, in un’ottima decima posizione, accusa dei problemi alla sua Alfa-Sauber: alla penultima curva prima della chicane il monegasco esce di pista. E’ finita la sua avventura nipponica che avrebbe portato altri punti alla scuderia italo-svizzera. Al giro 44, Kimi Raikkonen potrebbe vedere una figura alle sue spalle: è l’altra Ferrari di Sebastian Vettel che aggancia i tubi di scarico della monoposto del finlandese pronto a sferrare l’attacco decisivo. Verstappen, nel frattempo, si è avvicinato pericolosamente a Bottas e, dai box, arriva il team radio: “mettigli pressione”. Verstappen decide, però, di non prendere ulteriori rischi e di tenersi a debita distanza.
Hamilton va così a vincere il gran premio di Giappone seguito dal compagno di squadra da Verstappen. Le due Ferrari terminano quinta e sesta con un Vettel, ormai, sempre più lontano dalla vetta mondiale. Ora Austin può diventare il primo vero tentativo dell’inglese di laurearsi campione del mondo per la quinta volta.
Enzo Facchi