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Germania, aumenta la violenza Antifa tra impunità e disinteresse della politica

by Andrea Grieco
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Roma, 18 mag – Negli ultimi anni il clima politico in Germania è sempre più caratterizzato da episodi di violenza portati avanti dall’estrema sinistra e Antifa verso esponenti di tutti quei partiti o movimenti considerati di “estrema destra”. Ultimo fatto di cronaca l’aggressione in un bar di Schwerin, capitale del Land Meclemburgo-Pomerania (a nord del paese, verso il Mar Baltico), ai danni di un membro del parlamento regionale in forza ad Alternative für Deutschland. Il parlamentare, secondo le autorità locali, sarebbe stato prima insultato e in seguito colpito alla testa con un posacenere di vetro da un attivista di sinistra, il quale ha affermato di avwr agito per “antipatia politica”.

Le violenze Antifa in Germania

La violenza da parte dei gruppi Antifa e antagonisti in Germania ha raggiunto numeri preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda i casi nei quali sono coinvolte persone appartenenti all’area nazionalista o di “destra”. Già nella primavera del 2022, ad Erfurt, era avvenuto l’assalto al negozio del brand Thor Steinar con il pestaggio di una commessa, mentre nella stessa città a gennaio dello scorso anno due uomini erano stati aggrediti da otto persone con asce e manganelli. La scorsa settimana invece, era stata sempre AfD a subire un attacco contro un proprio stand elettorale a Stoccarda da un gruppo Antifa.

Una strategia terroristica

Una violenza sistematica che si espande anche all’estero diventando prassi politica, come testimonia il caso Ilaria Salis e le scorribande a Budapest del gruppo terroristico tedesco Hammerbande. Solo nel 2023 sono stati quasi 500 i casi di violenze verso iniziative o membri di AfD, i cui politici da cinque anni sono i più attaccati fisicamente (aggressioni raddoppiate da 40 nel 2022 a 86 nel 2023). Tutto questo in un clima caratterizzato dall’impunità più assoluta, mentre continua la criminalizzazione dei cosiddetti “razzisti” e “fascisti” considerati il principale nemico della “democrazia” in Germania così come nel resto d’Europa.

Andrea Grieco

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