Con questa vittoria, gli Azzurri vanno in testa al girone con tre punti mentre il Belgio rimane fermo a 0, questa partita oltre a riparare la sconfitta subita dai belgi nell’amichevole di novembre ci mostra anche un dato molto importante: la mentalità della squadra è finalmente cambiata, abbandonando quei comportamenti degli scorsi europei che ci valsero la sconfitta e l’umiliazione. Non è più l’Italia personalistica e arrogante del 2014, non c’è più la squadra vuota che a stento si opponeva agli avversari. Questa è stata un’Italia completamente diversa, il gioco di squadra si è dimostrato essere la carta vincente andando in contrapposizione alla triste immagine dei capricci di Balotelli dei mondiali di due anni fa.
Un altro punto su cui soffermarci è l’immagine stessa della squadra: i vari critici radical chic prestati al mondo del pallone esaltano le altre nazionali, in primis Francia, per il loro modello multirazziale al fine di inquinare con la loro retorica anche il calcio ma, in pieno contrasto con questa impostazione propagandistica, la nazionale si differenzia con una formazione abbastanza omogenea dal punto di vista etnico che ha dimostrato, in barba ai semicolti, che non basta una pubblicità della Benetton a fare una squadra. Ora con questa vittoria l’Italia di Conte non deve cullarsi sugli allori e non deve deludere i propri tifosi, ora bisogna continuare così con rabbia e forza fino alla vittoria.
Antonio Pellegrino
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