Roma, 30 mag – Dopo il brusco risveglio causato dalla figuraccia di Mimmo Lucano a Riace, la sinistra deve ora fare i conti con un altro dato che certifica il suo totale scollamento dalla realtà: alle elezioni europee, anche i giovani le hanno voltato le spalle e hanno votato in massa per i partiti sovranisti. È questo, infatti, il dato che emerge da un rilevamento condotto da Swg: ben il 38% dei giovanissimi hanno barrato il simbolo della Lega. Si parla, più nello specifico, degli appartenenti alla cosiddetta Generazione Z – i nati dal 1997 in poi – che lo scorso 26 maggio hanno votato per la prima volta alle elezioni europee.
Moderati addio
I dati riflettono dunque un trend positivo del partito di Salvini tra i più giovani, cioè i nuovi elettori. Rispetto alle politiche del 2018, la Lega ha infatti visto un incremento del 21% tra i ragazzi della Generazione Z. Ad ogni modo, il Carroccio ha conosciuto un aumento dei consensi considerevole anche tra i Millennial (i nati tra il 1980 e il 1996), attestandosi come primo partito con un indice di gradimento del 28% (e un +11% in confronto a un anno fa). Chi invece ci ha rimesso di più è stato il M5S che, con il suo attuale 16%, registra una forte flessione di consensi tra i giovani della Generazione Z (-25%).
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Sovranisti giovani
I partiti sovranisti, o comunque populisti, del resto, si erano già imposti come i più votati dai nuovi elettori alle Politiche del 2018: la maggior parte delle preferenze erano infatti andate a M5S, Lega e CasaPound. Insomma, si tratta di dati che mandano in frantumi una delle narrazioni più invadenti della sinistra: i vecchi rancorosi votano forze sovraniste (vedi alla voce Brexit), mentre i giovani sarebbero «aperti» e progressisti. Una balla colossale che rende bene di quanto la sinistra non sia più capace di leggere la realtà.
Elena Sempione