Home » I diritti dei minori sono una scusa. Lo Ius Soli è soprattutto una questione di soldi

I diritti dei minori sono una scusa. Lo Ius Soli è soprattutto una questione di soldi

by Davide Di Stefano
0 commento

ius soli minori finanza islamica soldiLondra, 19 giu – La mattina di oggi 19 giugno 2017 ci impone una riflessione che parte da due elementi: i risultati elettorali in Francia per l’elezione del parlamento e l’attacco col furgone assassino stavolta sui fedeli islamici in uscita da una moschea a Londra, una considerata sede dell’integralismo più spinto. E rapportarlo ai recentissimi fatti di casa nostra: Ius Soli e immigrazione sulla base di personali valutazioni. In Francia il “ciclone Macron” assomiglia parecchio alla vittoria di Berlusconi del 1994, un outsider della politica che improvvisamente dopo una campagna elettorale durata pochi mesi conquista il governo del paese. Ma mentre in Italia la nuova formazione andava a occupare l’area politica che era stata della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista di Craxi schiantati dall’inchiesta “Mani Pulite”, lasciando intatto tutto l’apparato politico ex PCI (poi PDS, DS, PD) in Francia a farne le spese è stato il Partito Socialista che fu di Hollande e Mitterand, che passa da 284 seggi a circa 30. A Hollande sono evidentemente addebitate l’incapacità di evitare le stragi islamiste che da anni insanguinano la Francia e la crisi economica devastante (la metà dei francesi non è neanche andata a votare) come a Mitterand fu addebitato l’ingresso nell’Euro. Di Macron si può dire che rappresenta l’ultima illusione dei “moderati” francesi di salvare capra e cavoli (l’Euro e l’economia) rigettando per adesso l’ipotesi Le Pen che comunque passa da 2 a 30 seggi.

A Londra con il primo attentato anti islamico (stando alle prime ricostruzioni) finisce, come in Francia, l’illusione che le stragi islamiste siano sopportabili all’infinito senza causare reazioni, ne sappiamo ancora poco ma possiamo dire che la “strategia dei gessetti” per salvare capra e cavoli ha fatto cilecca, sia a Parigi che a Londra, perché espone gli equilibri politici consolidati a movimenti tellurici capaci di ridurre improvvisamente partiti storici a minoranze. In Italia dopo la “storica” Marcia del Bananeto vediamo una accelerazione sulla legge dello Ius Soli che deve introdurre un automatismo nella concessione della cittadinanza usando come argomento i minori, e per far leva sul sentimento popolare di “pietas” verso i ragazzini e come al solito manipolare l’opinione pubblica. In realtà già da anni in Italia i minori stranieri (figli di immigrati regolari o clandestini) sono equiparati nei diritti ai minori italiani: sono nelle nostre scuole, hanno diritto all’assistenza medica gratuita e a tutte le tutele del caso. Poi alla maggiore età (18 anni) possono fare domanda per la cittadinanza e giurare consapevolmente sulla Costituzione, diventando così cittadini per scelta consapevole con un “atto sacrale” qual’è il giuramento. Che è semplice e impegnativo senza lasciar adito a dubbi.

“Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato”. L’introduzione dello “automatismo” è quindi da ricercarsi in scopi diversi rispetto alla tutela dei minori. E qui ci dobbiamo rifare proprio a quanto visto nel resto d’Europa, nei paesi che lo Ius Soli lo hanno da decenni e che sono stati colpiti da stragi e attentati proprio, e quasi esclusivamente, da integralisti islamici diventati in questo modo “cittadini europei”. Per un integralista islamico giurare sulla Costituzione italiana significa “rinnegare l’Islam” e non può farlo. Per un islamico moderato o laico che dir si voglia giurare sulla Costituzione significa “liberarsi dall’Islam” accettando la preminenza delle Leggi civilmente formate rispetto a quanto scritto sul Corano. Introdurre l’automatismo da un lato consente agli integralisti di rimanere integralisti, e dall’altro impedisce agli islamici moderati l’atto formale di rigetto della visione integralista della loro religione.
E c’è un altro fattore non secondario da non sottovalutare: la cittadinanza “concessa” può essere revocata se il soggetto poi mostra atteggiamenti e comportamenti incompatibili con quello che ha giurato, mentre la cittadinanza “automatica” non può essere revocata. Abbiamo visto giovinastri islamici offendere le giornaliste dicendo loro in faccia che sono inferiori in quanto donne e che non ci si può fare niente perché lo dice il Profeta. Prendendoli per un’orecchio e riportandoli nei paesi di origine alle prese con le polizie di Egitto, Marocco o Algeria i bollenti spiriti maomettani si raffredderebbero subito, mentre la consapevolezza dell’impunità gli consente di fare i gradassi ed autoalimentarsi nell’estremismo.

L’altro punto da considerare è la doppia cittadinanza: chi per nazionalità dei genitori mantiene la cittadinanza del paese di origine poi si trova ad avere automaticamente anche la cittadinanza italiana. Non si può giurare su due Costituzioni, non si può giurare su una Costituzione che prevede la Sharia e su una Costituzione dove le Leggi le fa il Parlamento. Chi giura sulla Costituzione italiana deve fare contemporaneamente la rinuncia ad ogni altra nazionalità, non c’è altra via. Se non vuole allora rimane “straniero” e può di nuovo essere espulso se si radicalizza. In Italia finora abbiamo evitato le stragi grazie alla bravura delle nostre Forze dell’Ordine, dei Servizi e della Magistratura, ma che hanno anche in mano lo strumento dell’espulsione. Si legge di circa 1.500 soggetti riconosciuti come integralisti pericolosi e messi su un aereo e rimandati coattivamente nel paese di origine. Così non fosse staremmo a Bdelhamid Abaaoud, belga per Ius Soli, andato con l’Isis in Siria (c’è un video dove gioca a pallone con le teste dei decapitati) e poi tornato in Belgio come “cittadino” e andato tranquillamente a far strage di 190 persone a Parigi, grazie ad altre trovate come Schengen che ci ha privato anche dei controlli di frontiera.

Insomma la legge sullo Jus Soli che si vuole approvare in Italia è concepita per favorire l’integralismo islamico. Non gli “islamici” che sono in Italia pacificamente a lavorare e che saranno felicissimi di giurare sulla Costituzione e liberarsi per sempre del medio evo oscurantista, ma proprio degli “integralisti” per impedire con l’automatismo che possano essere mai espulsi e che ci costringerebbe a farli rientrare, anche quando fossero andati a giocare a pallone con le teste o compra-vendersi le donne “infedeli” come schiave. Perchè tanta malvagità dei Sinceramente Democratici? E c’è da dire che l’opposizione a questa legge la stanno facendo in Parlamento la Lega, FI e FdI, fuori del Palamento CasaPound, che facendo notare che tutti gli stragisti avevano goduto dello Ius Soli si è presa la sua dose di randellate. Il Movimento 5 Stelle salomonicamente si astiene, per non perdere voti dalla componente di destra del suo elettorato e mantenendo il consenso della parte di sinistra grazie alle posizioni filo islamiche e filo immigrazione dei suoi sindaci più autorevoli. A questo punto si deve parlare anche di quattrini, perché nell’agire dei Sinceramente Democratici se non si parla di quattrini non si capisce niente.
Si tratta, ne più ne meno, di mostrare adesione anche dell’Italia al principio di islamizzazione violenta già in atto nel resto d’Europa (violenta, a colpi di stragi a cui si reagisce coi gessetti colorati e le sceneggiate di cordoglio) in modo che nei piani finanziari che si fanno nel Golfo Persico si sappia che anche noi siamo più che disponibili.

“Delirio fascista” grideranno indignati i Sinceramente Democratici: noi pensiamo solo ai poveri bambini e alla fratellanza dei popoli! Mica tanto, ce lo conferma autorevolmente un articolo de Il Sole24Ore del 19 maggio 2017. Dopo molti dibattiti nei congressi e un annuncio di “lavori in corso” dato 18 mesi fa, arriva in Parlamento una proposta di legge destinata a diventare materia di confronto politico perché incrocia due temi “sensibili” come immigrazione e capitali: l’obiettivo è aprire l’Italia alla finanza islamica, vale a dire al mercato di prodotti e servizi finanziari rispettosi dei precetti della Sharia, la legge coranica. Un settore di recente nascita ma ad alti tassi di crescita (10-15% nell’ultimo decennio ma con un rallentamento nel 2016): i 2mila miliardi di dollari di valore complessivo stimato nel 2015 potrebbero diventare 3.400 miliardi nel 2021. La proposta di legge è del deputato Maurizio Bernardo di Area Popolare (leader Angelino Alfano), leggetevi l’articolo con toni commossi ed elegiagi, ricordi storici di quando la Sicilia era musulmana e dotte citazioni della Consob, del Governatore di Bankitalia Visco, della sindaca M5S di Torino Chiara Appendino che sponsorizza la Finanza Islamica come fonte di intergrazione (in sostanza: più soldi ci mandate e meglio ci islamizziamo)

Pecunia non olet, dicevano i Romani. L’articolo è del 16 marzo, la Marcia del Bananeto è del 20 maggio, la discussione in Senato dello Ius Soli è del 15 giugno: c’è entusiamo! O qualcuno pensava che le 100 mila persone portate al bananeto ci fossero andate per passa parola, e non per mobilitazione di partiti, sindacati, media, associazioni, mezzibusti, insomma con la mobilitazione coordinata di tutto il sistema? I miliardi, i miliardi degli Emiri che vengono da noi! Per questo si commuovono, non per i ragazzini che sono già più che tutelati.

Luigi Di Stefano

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati