Roma, 31 mar – Quando si vuole dare un’accelerata alla politica internazionale non c’è niente di meglio della carta nazista. Era già accaduto qualche mese fa, quando, nel tentativo disperato di rigettare l’Assad vincente nel cattiverio, avevano provvidenzialmente scoperto a Damasco la tomba di Alois Brunner, comandante del campo di internamento di Drancy. Ora sta facendo il giro del mondo un telegramma di Heinrich Himmler al Gran Muftì di Gerusalemme, Amin al-Husseini, in cui il capo delle SS afferma… quello che già tutti sappiamo da anni. Il telegramma sarebbe stato inviato nel 1943 ed è stato riscoperto ora negli Archivi della Biblioteca nazionale di Israele. Questo il testo del messaggio: “Fin dall’inizio il movimento nazionalsocialista della Grande Germania è stato il portabandiera della battaglia contro l’ebraismo mondiale. Per questa ragione, segue da vicino la lotta degli arabi che cercano la libertà, particolarmente in Palestina, contro gli ebrei intrusi. La comune individuazione del nemico e la lotta contro di esso – scrive ancora Himmler – sta creando una forte base tra la Germania e gli arabi in cerca di libertà in tutto il mondo. In questo spirito, sono lieto di augurarle, nell’anniversario della miserabile Dichiarazione Balfour, un caldo pensiero nella nostra continua lotta fino alla grande vittoria”.
Himmler fa riferimento alla famosa lettera scritta il 2 novembre 1917 dall’allora ministro degli esteri inglese Arthur Balfour a Lord Rothschild, esponente della comunità ebraica inglese, con la quale il governo britannico affermava di guardare con favore alla creazione di un “focolare ebraico” in Palestina, in vista della colonizzazione ebraica del suo territorio. Il telegramma – che è stato esposto sul sito web della Biblioteca – è stato ritrovato in connessione con le celebrazioni per il prossimo anniversario, il 2 novembre, dei 100 anni della Dichiarazione Balfour, considerata un po’ il primo “mattone” politico della costruzione dello Stato di Israele.
Quello che non si capisce, tuttavia, è quale novità storica introduca il telegramma, di cui peraltro pare che il testo fosse già noto. La politica filo-araba del Terzo Reich era già nota, e lo stesso vale per i rapporti degli esponenti nazionalsocialisti con il Gran Muftì. Eppure c’è chi, in quel messaggio, ha voluto vedere una conferma della boutade storica di Benjamin Netanyahu, il quale mesi fa disse che, secondo lui, Hitler non voleva sterminare gli ebrei, solo espellerli, ma fu proprio il Gran Muftì di Gerusalemme a suggerirgli di “bruciarli”. Una sparata senza senso. O, almeno, senza senso storico, perché il senso politico è chiaro: fare dei palestinesi i nuovi nazisti, più nazisti dei nazisti stessi. Il tutto va calato in quella colossale balla che è il cosiddetto “fascismo islamico”. Insomma, un finto scoop a scopi politici. Nulla di nuovo sotto al sole.
Adriano Scianca
3 comments
arabi ? degli autentici buoni a nulla e nonostante vengano da Paesi ricchi di risorse (non solo petrolifere) non figurano in nessuna delle prime 15 economie mondiali, e nessuna ma proprio nessuna delle loro università figura tra le prime cento mondiali,ove si trovano quelle statunitensi come quelle nipponiche,quelle svizzere come quelle israeliane,senza dimenticare altre asiatiche ed europee.
non so se questa loro arretratezza operativa (nb non ho detto culturale ma operativa: come avere un PC con un processore ultima generazione e non saperlo nemmeno usare) deriva dalla loro religione ridicola quanto anacronistica (un pò come quella Cristiana,ove il messia sembra uno del PD)…certo è che quando ti devi inginocchiare più volte al giorno per pregare è inevitabile che un certo fatalismo ne consegua….perchè se allah è il più grande,quasi quasi si incazza se tu “cavalchi la tigre” ed è meglio andare a piedi.
Che io sappia ai tempi di Hitler era in voga una politica nascosta che prevedeva il supporto dei gruppi ebraici sionisti proprio perché essi avrebbero allontanato gli ebrei dalla Germania. In questo momento non ho le fonti ma prometto che ve le invierò.
l’algebra e’ stata “inventata” a Bagdad,R.Guenon negli ultimi anni della sua vita si converte all’islam,leggere qualche libro di Giovanni Preziosi,non farebbe che aprire l’orizzonte chiuso dell’alienazione che copre oramai l’intero pianeta.e se avete tempo consultate i testi di Giantonio Valli,la sua lucidita’ ha del Risvegliato.l’ultimo uomo contro il tempo.