Parigi, 3 feb – A giugno 2019 si inaugurerà il cosiddetto “Pride Month” in Francia, ovvero un mese intero dedicato all’“orgoglio” omosessuale.
E per la prima volta nella storia la comunità LGBTQ sfilerà nella capitale parigina nel teatro dei sogni dei più piccini: Disneyland.
L’evento è rinominato “The Magical Pride Celebration”: oltre alla solita sfilata spesso condita da veri e propri “fenomeni da baraccone” parteciperanno nella cornice d’eccezione anche personaggi famosi che evidentemente non vogliono perdersi questo evento.
Questa non è che l’ennesima iniziativa della Disney atta a tingersi più di “arcobaleno”, impegnandosi sempre di più a diffondere questa propaganda “per i diversi” puntando da subito alla crescita psicologica dei bambini: già dal 2014 la sede parigina di Disneyland organizza i cosiddetti “Gay days” in cui il parco di divertimenti accoglie solo coppie e famiglie omosessuali.
Secondo quanto riferisce Vogue Italia, la multinazionale fondata da Walt Disney ha già in passato collaborato con alcune associazioni LGBTQ per progettare delle crociere presumibilmente per famiglie.
Naturalmente, anche la produzione cinematografica del colosso dell’entertainment per bambini ha risentito di questo approccio “pro LGBTQ”: tanto per cominciare sono stati inseriti alcuni personaggi – come ad esempio quello di Cyrus nella serie di Disney Channel “Andy Mack” – apertamente e dichiaratamente gay. E secondo voci che si rincorrono sul web, nel prossimo film d’animazione “Jungle Cruise” ad avere il ruolo primario sarà un protagonista omosessuale.
Insomma, tra principesse “emancipate” e coming out di adolescenti ci converrà mostrare ai nostri figli solo i film Disney che “banalmente” vennero creati e prodotti per far breccia nei cuori dei bambini – e non dei loro genitori con l'”urgenza” di educarli ad una diversità che, se necessario, avranno tutta la vita per scoprire.
Ilaria Paoletti
9 comments
I buon vecchio Walt si rivolterà nella tomba…
Fra poco qui scoppia tutto. Non oso pensare cosa succederà tra qualche decennio, con il partito Islamico preponderante in tutta Europa…paratevi il sedere… e la testa.
Che toni ostentatamente critici per quest’iniziativa senz’altro positiva, che mi auguro che invece darà il buon esempio ad altri colossi del cinema, della televisione e dello spettacolo in generale.
La Disney non sta facendo altro che adeguarsi ai tempi che cambiano e si evolvono (al contrario di molti governi molto meno illuminati, oserei dire), invece di rimanere fossilizzata nei soliti schemi banali e buonisti che, in passato, hanno spesso rappresentato più utopistici ideali inventati che la realtà.
Alla faccia di tutti i bigotti machisti che hanno paura di non essere all’altezza del futuro.
Tra vent’anni tutto questo sarà gia vecchio e superato e il nostro progressismo ci porterà finalmente efebofilia, incesto, poligamia, aborto a nascita avvenuta e cambio sesso pre natale. Poi ancora vent’anni dopo tutto questo sarà vecchio. Vedremo allora cosa ci portera ancora l’evoluzione degli illuminati.
[…] della rivista – d’altronde l’inserimento di una coppia same sex in un fumetto della Disney non fa che seguire l’orientamento della multinazionale per l’infanzia sempre più prodiga di ini…. Lommers ha quindi subito disegnato l’immagine di una coppia lesbica seduta al tavolo di un bar, […]
[…] la decisione sia partita da un’istanza dei bambini: ricordiamo i precedenti. Prima della Mattel, è stata la Disney a portare avanti la sua crociata per inserire maggiori elementi Lgbt sia nei cartoon che nel merchandising. Nel Disneyland di Parigi, addirittura, doveva essere […]
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[…] sta polverizzando tutti i record di incassi a pochi giorni dall’uscita. Il film è prodotto dalla Disney, la casa che sempre più sta diventando portavoce dei diritti Lgbtq (ecc), delle minoranze etniche e del femminismo e che tra le altre cose sta provando anche a […]
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