Roma, 13 nov – Era solo questione di tempo, e lo sapevano tutti. Indi Gregory è morta questa notte alle ore 1.45 inglesi, come riporta l’Ansa.
Indi Gregory è morta
A confermare la morte di Indi sono l’avvocato Simone Pillon e Iacopo Coghe di Pro vita, entrambi facenti parte del team legale della famiglia Gregory. Staccati i supporti vitali, impeditole perfino di venire a farsi curare in Italia, per la piccola non c’è stato alcuno scampo. Il “migliore interesse” decretato dai giudici britannici è divenuto pura realtà.
La rabbia dei genitori: “Le hanno impedito di vivere”
Le dichiarazioni straziate dei genitori, i quali avevano fatto di tutto per salvare la bambina, fanno il resto. Dean Gregory scrive così in un messaggio ai suoi avvocati: “La vita di Indi è finita all’01:45, io e Claire siamo arrabbiati, con il cuore spezzato, pieni di vergogna”. Poi ha aggiunto: “Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella casa di famiglia a cui apparteneva”.
La storia di Indi si va ad aggiungere ad altri episodi agghiaccianti verificatisi negli ultimi anni, come quelli di Charlie Gard ed Alfie Evans, entrambi costretti a terminare la propria esistenza “nel loro miglior interesse”. Quanto a noi, non possiamo far altro che constatare mestamente, come abbiamo già fatto, lo squallore di una società che non si pone neanche dubbi, come quella britannica, a cui quella italiana potrebbe fare ben presto seguito nei decenni futuri.