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Roma, 11 giu – “Ho invitato un neomelodico, mica Totò Riina”. Enrico Lucci prova a difendersi dopo le polemiche che hanno travolto il suo programma. L’ex iena, oggi conduttore di Realiti su Rai Due, è stato contestato per aver dato spazio ad un cantante neomelodico siciliano, Leonardo Zappalà, che in diretta ha rivolto delle parole poco edificanti nei confronti di Falcone e Borsellino. “Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita, le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce, ci deve piacere anche l’amaro”, aveva detto il cantante generando la reazione indignata di Lucci che lo aveva invitato a “studiare la storia”.
“Ho invitato un ragazzo ignorante, mica Riina”
Ma la paternale del conduttore al neomelodico non è stata ritenuta sufficiente dai vertici Rai. A viale Mazzini hanno deciso di aprire una istruttoria invitando Lucci a fare più attenzione alla scelta degli ospiti. L’ex conduttore di Nemo però non ci sta e in una intervista alla Stampa replica: “Davanti a me non c’era mica Riina ma un pischello, gli ho detto di studiare“, negando che la trasmissione gli fosse sfuggita di mano. “Ma quando mai, la bufera è scoppiata perché nessuno ha visto la trasmissione che si chiama Realiti e appunto affronta temi caldi, quello che avviene nello show umano mondiale. Ho invitato un neomelodico, un pischelletto che prima di entrare mi ha detto ‘io non sono mafioso ma dicendolo ho più follower'”.
1 commento
Questo ragazzetto non era ancora nato quando Falcone e Borsellino morivano.