Roma, 11 giu – “Attenzione che oggi vi esplode l’ufficio. Vi conviene chiamare i pompieri, entro le 12″. Firmato: Bella Ciao. E’ questo il testo dell’email ricevuta ieri intorno alle 11 dallo psichiatra e metropolita Primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala Alessandro Meluzzi. Il criminologo, che collabora anche con questa testata, e di cui sono note le sue posizioni “controcorrente” e decisamente non allineate con la narrazione autorazzista sulla criminalità legata ai fenomeni migratori, era già stato minacciato in precedenza. “I carabinieri sono stati molto tempestivi”, a spiegato Meluzzi intervistato dal Giornale. “Siamo affidati alle migliori forze dello Stato”.
Minacciato in precedenza
Lo psichiatra non è nuovo a questo genere di intimidazioni: “Già un anno fa trovarono uno zainetto tra due vagoni a Torino Porta Nuova che contenevano delle mie foto, le foto di casa mia, delle armi, munizioni e materiale esplodente”. Attacchi difficili da digerire, ma lui non si scompone: “Penso che uno che parla tutti i giorni di mafia nigeriana, degli islamici e dei loro amici dei centri sociali non debba stupirsene troppo”. Fa tutto parte del rischio di ribellarsi alla dittatura del buonismo. Un’atteggiamento che appare ancora più coraggioso se pensiamo che Meluzzi è arcinoto al grande pubblico: le ospitate ai talk show in cui difende con grande trasporto le sue posizioni, i libri (l’ultimo, Mafia nigeriana. Origini, rituali, crimini). E’ stato proprio Meluzzi l’anno scorso a scoperchiare il vaso di Pandora della mafia nigeriana in seguito al bestiale omicidio di Pamela Mastropietro, suscitando un clamore infinito. Con opinioni simili, è facile finire nel mirino di “un intero mondo globalista, filo immigrazionista e filo invasione afro-islamica”. Che si firma “Bella Ciao” nelle mail di minaccia. La risposta dello psichiatra?: “Amo sempre citare Cyrano de Bergerac quando diceva che un uomo, dopo i 60 anni, deve essere libero di scegliere se vuole morire nel suo piscio o nel suo sangue. E morire nel proprio piscio non è detto che sia meglio”.
Cristina Gauri
4 comments
Capisco la rabbia cieca e furiosa della sinistra, affidata alle zecche rosse dei “cessi sociali”, gli utili IDIOTI e scimiotigri della borghesia radical chic. Meluzzi e’uno psicologo serio e non allineato che smentisce la PAPPA SOCIO BUONISTA TUTTA IMMIGRATI, TUTTA DIALOGO CON L ISLAM, TUTTA DISORDINE E CASINO autorizzato, tanto sono sempre i comuni cittadini a pagare il conto! Non e’ il solito intellettuale cialtrone, il pretastro fazioso di rito bergogliesco che altro non vede se non “pericolo xenofobo e razzista, e fascista, e leghista.” Le zecche rosse lo odiano, certo. Basta lasciarle nella loro… MERDA.
Solidarietà a Meluzzi.
A nulla serve dare adito ad involucri organici dissenzienti…..
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