Roma, 28 mar – Un anno da record è quello che si è appena concluso. Sembra quasi surreale ma il gioco d’azzardo in Italia ha numero da capogiro, introiti che potrebbero ben essere una finanziaria. Milioni di euro in entrata nelle casse dello Stato attraverso l’accorto sistema messo in campo dal Monopolio di Stato che controlla sale da gioco, video lottery, slot machine e gioco d’azzardo in generale.
Da tempo ormai anche dall’Italia si accede alle piattaforme virtuali come quella di Sizzling Six. Il digitale è diventato ormai il luogo dove si trovano i casinò delle migliori società ma soprattutto è lo spazio dove si rilassano e giocano gli italiani.
Ad oggi le ultime statistiche dicono che nel 2016 dal gioco fisico ovvero slot machine, scommesse, totocalcio, Gratta e Vinci in Italia si sono spesi 19 miliardi di euro mentre in rete si è speso un miliardo di euro.
Perché questa differenza? Sostanzialmente il giocatore della rete è giovane, ha voglia di sperimentare e rilassarsi, investe poco ed in modo scostante, tenta la sorte con un euro al giorno poco più poco meno, certo per ora non si tratta di milioni di giocatori ma il trend è sempre in crescita specie per il fatto che nel Bel Paese non meno di sette cittadini su 10 hanno almeno un tablet o uno smartphone. Cresce il numero di Italiani perennemente connessi e di pari passo aumentano gli introiti dei Monopoli.
A differenza del gioco fisico quello virtuale sembra creare meno dipendenze proprio per vari motivi, uno fra tutti quello che le moderne tecnologie permettono di porre un limite di permanenza temporanea nelle varie room del casinò così come impostano la spendita mensile, settimanale e giornaliera.
Cambia tutto rispetto al mondo reale. L’introito economico dell’azzardo però è una somma importante. L’Agimeg, agenzia giornalistica sul mercato del gioco ha stabilito che dal gioco arriva l’1,5% del PIL italiano una somma enorme. Una somma che può essere utilizzata dallo Stato in vari modi tra cui ad esempio quello di incrementare il Servizio Sanitario Nazionale e migliorarlo dove è carente.
Secondo quanto analizzato in un sondaggio recentemente divulgato dall’Agimeg, il gioco d’azzardo, nonostante le recenti norme collegate al monitoraggio e al regolamento del gioco fisico in Italia ci sarebbero 206 sale Bingo, 33.881 esercizi per giochi numerici a totalizzatore, come il SuperEnalotto, e 9.159 per i concorsi pronostici, come il Totocalcio. Una immensità che si aggiunge ai 3.397 punti per il gioco ippico, alle 1.333 agenzie di scommesse sportive, e ai 4.431 corner. Non dimentichiamo poi che in Italia vi sono 33.920 ricevitorie del Gioco del Lotto mentre poco meno di 63mila sono i punti vendita dei famosi Gratta e Vinci, le VideoLottery sono 4.934 e 85.025 sono gli esercizi dove sono presenti Newslot, una immensa impresa capace di generare fondi.
Una sorta di balzello preso ai cittadini dietro la speranza di una vincita che spesso non esiste: a chi conviene insistere per la crescita del settore? Probabilmente a tutti.