Roma, 14 set – Clandestini che vendono un rene pur di venire in Italia. La follia, riportata da Tgcom24, si estende in realtà a un vero e proprio traffico d’organi.
Clandestini che vendono un rene per arrivare da noi
La storia del traffico d’organi abbinato alla clandestinità è recente e l’abbiamo già trattata. Gli aggiornamenti, però, fanno ancora più rabbrividire. Ci giungono ancora una volta grazie all’inchiesta promossa dalla trasmissione Fuori dal Coro, la quale già aveva mostrato alcuni esempi della tratta che coinvolge l’Italia. Nella puntata di ieri sera sono state riportare ulteriori conferme e testimonianze. Un uomo racconta: “Ho sentito di persone che hanno deciso di donare un rene per pagare il viaggio in Italia”. Il nostro Paese sarebbe al centro del traffico, secondo la testimonianza di un volontario: “Pare che ci sia una tratta specifica di bengalesi che prevede che loro si indebitino per poi pagare il loro debito con la vendita di organi. Questo avveniva all’arrivo in Europa, in particolare in Italia. Poi, per evitare complicazioni legate al trasporto degli organi si è deciso di fare l’estrazionedirettamente in Libia”.
Non c’è limite allo sfruttamento e alla vergogna
La situazione inquadrata dimostra per l’ennesima volta la malignità del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Sotto ogni punto di vista: morale, economico, di rispetto della persona umana. Dimostra altresì quanto essa danneggi sostanzialmente tutti: gli italiani costretti a subire in casa propria un’invasione pericolosissima per la loro stessa esistenza di popolo, cultura e diritti fondamentali di lavoro e alloggio. I clandestini stessi che, ingannati da chissà quale immaginario dell’Occidente, affrontano viaggi pericolosissimi vendendo addirittura organi a persone molto poco raccomandabili. Per cosa, poi? Venire a condurre un’esistenza di miseria e di sfruttamento.
Stelio Fergola