Home » La Polonia, uno degli Stati genuinamente antirussi del “blocco americano”

La Polonia, uno degli Stati genuinamente antirussi del “blocco americano”

by Stelio Fergola
0 commento
Polonia Russia

Roma, 23 apr – Armamenti di Mosca in Bielorussia e Kaliningrad, in Polonia possibile risposta della Nato in un clima sempre più teso con la Russia. Il profilo attuale mostra un rafforzamento delle frontiere da ambo gli schieramenti, come riportano anche gli ultimi aggiornamenti pubblicati sull’Agi. Con, sullo sfondo, sempre il solito e forse inutile dibattito sulle “mosse teatrali”, come quelle già intraviste non solo a corredo del contesto bellico ucraino, ma anche di quello mediorientale. In ogni caso, in questo puzzle complicatissimo, Varsavia pare una delle poche “genuine” in chiave antirussa, a fronte di un gruppo di sudditi degli Usa mascherati da alleati, corrispondenti alle altre nazioni europee…

Nato versus Russia, il nuovo capitolo della Polonia

Senza girarci troppo intorno, Varsavia si è dichiarata disponibile ad ospitare le armi nucleari occidentali al confine con la Bielorussia. “Pronta”, si legge un po’ ovunque. A parlarne è stato lo stesso presidente presidente polacco Andrzej Duda in un’intervista. Ovviamente, si registra la scontata reazione del Cremlino. Sui rapporti tra polacchi e russi, del resto, non c’è da fare molto affidamento. Non parliamo certamente di una nazione simile all’Ucraina, divenuta antirussa con il conflitto in corso e precedentemente “solleticata” dai disordini violentissimi nel Donetsk e nel Lugansk dopo il colpo di Stato che afflisse Kiev nel 2014.

Piuttosto, l’antipatia russo-polacca si avvicina a quella russo-baltica, per ragioni eminentemente storiche. La nazione polacca ha sempre avuto un rapporto pessimo con gli Zar (ma anche con i cancellieri tedeschi) per motivi riguardanti occupazioni, smembramenti e tentativi di cancellazione nazionale terminati, in pratica, solo con la fine del blocco sovietico nel 1989. In questo, la vicinanza a Lituania, Estonia e Lettonia, ai tempi dell’impero sovietico le più ostili al dominio di Mosca, appare palese. E siccome la storia esercita sempre influenze sul presente e sul futuro, non è difficile capire perché, tra tutti gli stati occidentali divenuti antirussi praticamente per comando americano, gli unici ad esserlo probabilmente in modo genuino siano proprio i polacchi, i quali non hanno peraltro mancato di testimoniarlo da quando è scoppiato il conflitto russo-ucraino e di ribadirlo in questa occasione.

Le radici storiche e il presente

Il tentativo di russificazione della Polonia è stato energico nel XIX secolo, per opera degli Zar Alessandro II e III, l’occupazione sovietica fu brutale nel XX (insieme a quella nazista): il Paese non ha mai dimenticato il passato e ciò si riflette nel presente. Le parole di Duda sembrano la prosecuzione di ostilità mai sopite: “Se i nostri alleati decidessero di schierare armi nucleari sul nostro territorio come parte della condivisione nucleare, per rafforzare il fianco orientale della Nato, siamo pronti a farlo”, dice il presidente.  Del resto, gli accordi di condivisione con Washington prevedono il dispiegamento e lo stoccaggio di un arsenale nucleare in Europa, in modo da permette a chi non possiede armi di fal fatta di schierarle sul proprio territorio partecipando alle esercitazioni.  Il Cremilino, ovviamente, replica: “L’esercito ovviamente analizzerà la situazione e in ogni caso prenderà tutte le misure di risposta necessarie per garantire la nostra sicurezza“. Così parla il portavoce Dmitri Peskov. Per il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov “gli occidentali sono pericolosamente sull’orlo di uno scontro militare diretto tra potenze nucleari”. Ritorno al passato. O al futuro, che dir si voglia.

Stelio Fergola

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati