Roma, 3 giu – L’influencer Ilaria Salis ha sconvolto il web. E forse potrebbe anche essere la nuova Chiara Ferragni, chi può dirlo. D’altronde, in un Paese in cui i terroristi di sinistra degli anni Settanta sono stati accolti come fini intellettuali (a differenza di quelli di destra) ci si può aspettare di tutto. Se negli anni Novanta erano gli intellettualismi, magari in pieno XXI secolo possono essere i profili social.
L’influencer Ilaria Salis: come trasformare una regolare detenzione in tortura
Non si capisce come tuto ciò possa rendere meno vergognosa la sua candidatura alle elezioni europee, ma l’influencer Salis fa perfino sorridere. Perché il tentativo sembra orientato a trasformare arbitratiamente un atto di una tristezza inaudita – quello della candidatura, appunto – in una sottospecie di poesia per la libertà. Che sarebbe un po’ come se qualcuno andasse a squartare una persona e poi scrivesse una prosa romantica e poetica sul suo operato. Con le dovute proporzioni, chiaramente (ovvio che essere accusati di picchiare la gente non sia come di farli a fette, precisazione per gli stupidi che purtroppo esistono sempre). E così Ilaria ci delizia nel suo post con il racconto lugubre del “pozzo” in cui è finita e da cui “inizia” a vedere la luce. Vantandosi anche della candidatura, per l’appunto. Se è un atto è vergognoso, è sufficiente descriverlo come profondamente umano. Qualche parolina profonda, un po’ di finto amore e il gioco è fatto. Peccato manchi la colonna sonora, ma magari in televisione qualcuno ci regalerà l’upgrade.
Mi candido alle elezioni per uscire di qui, e me ne vanto pure
“Il pozzo ha solo cambiato forma, purtroppo sono ancora lì dentro”, scrive la Salis, precisando che “le mie circostanze personali e materiali al momento non mi permettono ancora di essere presente e di comunicare come e quanto vorrei. I miei amici mi danno una mano per veicolare i messaggi più essenziali tramite questa pagina”.
Non poteva mancare il ringraziamento “”a chi mi ha dato l’opportunità di candidarmi alle imminenti elezioni europee. Se ora, dal fondo del pozzo, s’intravede uno spiraglio di luce è grazie a questa possibilità. Sono candidata con Alleanza verdi e sinistra. A volte le esperienze più dure possono offrire spunti per crescere come persona e porre le basi per costruire collettivamente qualcosa di nuovo”. Insomma, vantiamoci di candidarci per sfuggire ai processi e alle indagini. Un vero modello di crescita, cara Salis. Applausi.
Aurelio Del Monte